ANAS, “SICURO VIADOTTO ZONA MACAUDA”. MA SONO PROGRAMMATI LAVORI
I tecnici Anas hanno effettuato dei controlli sul viadotto denominato “Porcospino” sulla strada statale 115, tra Sciacca e Ribera, sul quale diversi agricoltori avevano segnalato una situazione di possibile pericolo poi diffusa dalle pagine del nostro giornale oltre che da Trs e La Sicilia.
A seguito di tali verifiche e degli ulteriori sopralluoghi effettuati nei giorni successivi alla pubblicazione del nostro articolo, si è accertato che l’opera non presenterebbe criticità che possano comprometterne la stabilità. A determinare l’allarme erano stati diversi agricoltori, che in prossimità del torrente denominato Bellapietra, che affianca il viadotto, avevano notato dei blocchi in cemento posti alla base di una delle pile e ceduti forse a causa di una piena.
L’Anas ha riferito che la struttura fotografata e oggetto di segnalazione, “era stata realizzata a protezione della fondazione della pila numero 2 del viadotto”. Un intervento che a quanto pare si era reso necessario dopo le alluvioni verificatesi negli anni 2016, 2017 e 2018, che hanno determinato che il viadotto Porcospino fosse oggetto di una campagna di controllo e monitoraggio ancora più intensa rispetto alle procedure standard di Anas.
“La struttura di protezione (i blocchi di cemento posti alla base della pila ndr) – riferisce Anas – ha subito il danneggiamento ma ha preservato la fondazione della pila, rivelandosi quindi efficace alla finalità per la quale era stata costruita”. L’ente sottolinea comunque che sono stati programmati interventi di manutenzione. Questi interventi di manutenzione programmata alla struttura, tra le altre cose sono già progettati e finanziati e si attende l’imminente avvio delle procedure di gara.
“Come ogni opera d’arte in nostro gestione – afferma l’AVnas – il viadotto in questione è sottoposto a costante monitoraggio, come previsto dalle nostre procedure standardizzate di controllo che prevedono ispezioni trimestrali da parte del personale di esercizio e di una annuale ispezione tecnica approfondita”.
Per quanto riguarda l’alveo del fiume, Anas ha evidenziato che gli interventi di manutenzione straordinaria sono di competenza regionale. E forse sarebbe necessario accelerare le procedure di un intervento anche questo già programmato.”Tali lavori all’alveo del torrente – scrive Anas – consentirebbero di mantenere tutelata la struttura portante del ponte anche nei casi ormai sempre più frequenti di piene “anomale” e di assicurare e mantenere nel tempo la vita utile dell’opera d’arte e l’efficacia e l’efficienza degli investimenti Anas di prossima realizzazione”.