I RIFIUTI SONO “COSA NOSTRA”. PER APRIRE DISCARICA LA REGIONE VUOLE PRIMA ORDINANZA SINDACALE
Il vertice di Catania di oggi sul tema rifiuti, al quale il Comune di Sciacca ha preso parte con una delegazione formata dall’assessore Carmelo Brunetto e dal dirigente Nando Rapisardi, non ha fornito le conclusioni che le autorità locali si attendevano. La Regione Siciliana non ha risolto la situazione di emergenza rifiuti in città e nel territorio con un proprio provvedimento d’urgenza. La discarica rimane chiusa, domani non ci sarà la raccolta della frazione secca, difficilmente mercoledi si riprenderà con la raccolta dell’umido ed è chiusa anche l’isola ecologica Perriera gestita dalla Sea-Bono.
La novità emersa dal vertice con il dirigente del Dipartimento regionale acqua e rifiuti, Salvo Cocina, è una “non novità”. Si deve rimettere in moto il percorso che alcuni giorni fa il Comune di Sciacca non ha voluto avviare, quello dell’ordinanza urgente che per problemi igienico sanitari autorizza l’apertura temporanea della discarica Salinella per il conferimento di una determinata quantità di sovvallo, quanto basta per rimettere in moto il sistema di raccolta. Un iter che è bene precisare è dettato dalla normativa in vigore.
“Domani convocheremo Asp e Arpa – dice Brunetto – per avere i pareri che ci consentirebbero di adottare un provvedimento urgente che poi deve indurre la Regione Siciliana (nuova riunione al Dipartimento giovedi prossimo ndr) ad autorizzare un ampliamento temporaneo della discarica. Speriamo di fare tutto in tempi più rapidi possibili”.
La situazione resta critica, le discariche a cielo aperto stanno aumentando, stando così le cose mercoledi appare impossibile ripartire con la raccolta dell’umido. Il Dipartimento ha tracciato un percorso che assegna le responsabilità all’amministrazione comunale e in ogni caso non si tratterà di una soluzione definitiva. C’è tanta preoccupazione per una stagione estiva che è ormai arrivata e che per fortuna (riferita ai rifiuti) non ha ancora prodotto alte temperature e gravi problemi di carattere igienico sanitario.
Giuseppe Recca