PROCESSO TRATTATIVA STATO-MAFIA, PG IN APPELLO CHIEDE 9 ANNI PER MANNINO
Nove anni di carcere è la pena chiesta dai pubblici ministeri della Procura Generale di Palermo, Giuseppe Fici e Sergio Barbiera, per l’ex ministro democristiano Calogero Mannino, imputato di minaccia a Corpo politico dello Stato nel processo d’appello sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia. “Siamo di fronte ad una sentenza di assoluzione motivata in modo non adeguato. Nei confronti dei coimputati i giudici della corte d’assise hanno infatti accolto la tesi dell’accusa”, hanno detto i sostituti.
Mannino è stato assolto in primo grado, giudicato con il rito abbreviato e separatamente rispetto agli altri imputati per cui è in corso il processo d’appello. “La richiesta che l’ufficio dell’accusa ha avanzato – dice l’ex ministro – è priva di ogni fondamento e prova. Se prova v’è, è quella di una pretesa pregiudiziale e fantasiosa. Anche alla stregua della stessa sentenza Montalto. Che tutta la trattativa si riduca alla paura del sottoscritto e dalla sua ispirazione ad un generale dei carabinieri è soltanto una fake-news, è tesi priva di fondamento e consistenza, e quindi di prova. Sottolineo che la richiesta dei sostituti procuratori generali non è giudizio. Attendo fiduciosamente quello”.