IGNAZIO MESSINA: “ECCO COME APRIRE LE TERME IN TRE MOSSE”

Il presidente dell’associazione Ora Basta, Ignazio Messina, individua in tre mosse la riapertura delle terme e un tempo di sei mesi. Una lettera che segue una riunione del tavolo tecnico dell’Associazione mirata a valutare, “alla luce della documentazione acquisita e considerato lo stato di stallo della problematica relativa alla riapertura delle terme di Sciacca, i passi necessari da compiere per arrivare ad una rapida riapertura degli impianti termali”.

Una lettera che Messina invia al presidente della Regione siciliani Nello Musumeci e al sindaco di Sciacca Francesca Valenti. In essa sono spiegate le mosse da intraprendere.
La Regione Siciliana deve procedere ad accorpare l’intero patrimonio termale e concederlo interamente al Comune di Sciacca. Non si capisce, infatti, perché sono stati esclusi dalla cessione alla Regione e dalla concessione al Comune e lasciati alla società Terme di Sciacca in liquidazione, gli alberghi di San Calogero e le stufe vaporose, uniche al mondo per le loro caratteristiche, che costituiscono il fiore all’occhiello delle terme e un sicuro investimento per chi ritenesse di investire nella attività termale. Semplice dimenticanza o “qualcuno” ci ha messo gli occhi addosso?
Il Comune, ottemperando a quanto pattuito contrattualmente, deve procedere immediatamente e, comunque, al massimo entro 60 giorni, (avvalendosi, eventualmente, di tecnici esterni se non li avesse, anche se, secondo noi, l’ufficio tecnico è perfettamente in grado di farlo) alla redazione dello stato di consistenza del patrimonio termale, oggetto della concessione al Comune, per rendere il contratto firmato il 25 ottobre 2017 pienamente operativo;
No al bando per la manifestazione di interesse. Rischia di rivelarsi una inutile perdita di tempo in quanto, bisogna comunque fare successivamente la gara per la concessione delle strutture termali. Al contrario, procedere direttamente alla redazione del bando e all’espletamento della gara per l’affidamento della gestione degli impianti termali, come previsto nel contratto di concessione.

L’Associazione #ORABASTA! ribadisce che “è disponibile, gratuitamente, con i propri tecnici, a redigere il bando per superare la situazione di inerzia in cui la vicenda terme si trova da oltre quattro anni che sta portando al degrado del patrimonio termale con gravissimo danno per l’intera collettività saccense.