KONSUMER: “I RITARDI DELL’ATI HANNO PROCURATO SERI DANNI AGLI UTENTI”
I ritardi dell’Ati hanno procurato seri danni agli utenti del servizio idrico. E’ fortemente convinto l’avvocato Giuseppe Di Miceli, rappresentante provinciale di Konsumer, che chiede chiarimenti all’Ati idrico sia sulla situazione attuale, sia sull’immediato futuro della gestione del servizio idrico di Agrigento.
Lo abbiamo già scritto sul nostro giornale diverse volte. Sulla vicenda del servizio idrico gestito in provincia di Agrigento, la svolta è stata resa possibile grazie alle preziose indagini svolte dalla Procura della Repubblica di Agrigento sull’azienda che gestiva il servizio nei 27 Comuni della provincia di Agrigento. Ricordiamo che il resto dei 16 Comuni non ha mai consegnato le reti disobbedendo la legge.
Adesso, tra indagini della Procura e determinazione del Prefetto Dario Caputo, l’Ati idrico è stato costretto a darsi una scossone. La lentezza dell’Ati è stata più volte evidenziata dalle associazioni e comitati che si sono formati.
E senza questi elementi, l’Ati non sarebbe mai arrivata alla risoluzione del contratto con Girgenti Acque. Al massimo, avrebbe aperto un lungo e incerto contenzioso giudiziario dagli esiti assai incerti.
L’avvocato Giuseppe Di Miceli, presidente provinciale di Konsumer, recentemente, presente alla manifestazione pubblica di Santa Margherita Belice del 26 Gennaio scorso e al Consiglio Comunale aperto di Favara, è convinto che i ritardi dell’Ati abbiano procurato seri danni all’utenza del servizio idrico.
E i particolari sono contenuti in una lettera di richiesta di chiarimenti indirizzata all’Ati anche sulla scorta dei fatti che si sono resi palesi in questi ultimi giorni.
Lo scorso 15 febbraio, il Prefetto di Agrigento che ha convocato i Sindaci facenti parte dell’Ati Idrico AG9 occasione che ha palesato, grazie ai Commissari prefettizi dell’attuale Gestore Idrico, che si rischia di non veder effettuare l’ammodernamento della rete idrica di Agrigento, comune consegnatario delle proprie reti, in quanto dei 30.000.000,00 di euro fanno parte anche la compartecipazione della Girgenti Acque per 6.000.000,00 di euro, che quest’ultima, non vorrebbe e non potrebbe più conferire, in considerazione della risoluzione dovuta all’interdittiva prefettizia che alla risoluzione per inadempimento di Codesto Ente;
Ma anche dalla richiesta di sostituzione ai sensi dell’art. 132 del D.Lgs. 152/2006, effettuata dai Commissari del Comune di San Biagio Platani ed inviata alla Regione Sicilia, e p.c. alla Prefettura di Agrigento, al Tribunale di Agrigento e a Codesto Ente, per il progetto di adeguamento del depuratore di c.da Pizzuta, non realizzabile dallo stesso Comune, si legge nella nota, per il fatto che non è più possibile cedere le reti idriche per il fatto che l’attuale gestore si trova nello stato di cui al punto precedente.
Se giorno 21 febbraio il TAR dovesse accogliere il ricorso presentato dal gestore nei confronti dell’interdittiva ricevuta opererebbe sempre la risoluzione voluta e perfezionata dall’Ati Idrico AG9.
Dunque, il presidente di Konsumer chiede all’Ati di conoscere, in “quali tempi amministrativi vorrà dotarsi di un nuovo Gestore del Servizio Idrico Integrato in provincia di Agrigento, il quale ormai non potrà che avere una forma societaria completamente pubblica al fine di una cessione definitiva di tutte le reti idriche presenti nel territorio, ed a oggi ancora detenute da alcuni Comuni, evitando irreparabili danni all’Ambiente e ai Cittadini”.
La lettera di Konsumer è certamente una forte spinta all’Ati a da fare per lasciare le ipotesi e concretizzare un nuovo servizio capace di porre fine ai disagi dell’utenza, necessario per salvaguardare l’ambiente e per dare sostegno all’economia del territorio con gli investimenti.
Filippo Cardinale
La lettera all’Ati di Konsumer Nota per l-ATI-su-Gestione-SII