CONSIGLIO COMUNALE, BONO E TERMINE PARLANO MA MONTALBANO FA MELINA

E’ statisticamente costante il dato che emerge dalle sedute consiliari. Il presidente del Consiglio comunale spesso travalica il ruolo di super partes e assume il ruolo di difensore puro bloccando, a volte placcando, l’attaccante che, di volta in volta, dalle opposizioni prende parola.

In modo particolare, il presidente Montalbano marca stretto il consigliere Calogero Filippo Bono. L’aula consiliare è l’espressione della volontà del popolo che elegge i propri rappresentanti. E’ una non buona immagine, come se si volesse, per autorità, far parlare il meno possibile. Forse è necessario rientrare nel ruolo proprio del “super partes”, specie quando si affrontano temi che sono strettamente attinenti all’interesse della comunità.

L’ultimo scontro del Presidente è con Fabio Termine che rinuncia a parlare per protesta. Anche Giuseppe Milioti è stato interrotto e non ha concluso il suo intervento. Poi interviene Monte che rinuncia a parlare dichiarando che “lei non è all’altezza di gestire il Consiglio comunale”.

Filippo Cardinale