I NOSTRI CONSIGLIERI ORMAI PARLANO IN LATINO. LA REPLICA DELLA MAGGIORANZA ALL’OPPOSIZIONE
Va di moda il latino che, ormai, domina il ping pong tra maggioranza e opposizione. Se da un lato assistiamo al deragliamento del dibattito dal binario della lingua italiana e della sua grammatica, dall’altro si va oltre l’inglese e si opta per il latino.
Anche oggi, come ha fatto ieri il centrodestra, la nota stampa della maggioranza, comincia con una citazione latina: “Ficta cito in naturam suam recidunt”. Le cose finte riprendono subito la loro vera natura.
Nella nota, la maggioranza fa “fatica a trovare nuovi aggettivi per definire l’azione, gratuita, rancorosa e strumentale dei gruppi di opposizione di centro destra, i quali non perdono occasione e modo per introdurre nel dibattito politico continui elementi di tensione e di contrapposizione, mistificando palesemente il senso di dichiarazioni pubbliche, con l’evidente obiettivo di trasformare una civile contesa in un vero e proprio ring”.
La maggioranza ritiene “inopportuna e non necessaria la manifestazione di solidarietà al dirigente Todaro, cui non è mai mancato il supporto della nostra amministrazione comunale e che ha finora lavorato e continuerà a lavorare con la massima serenità”.
Per il centrosinistra “evdienziare, come fatto ieri dal Sindaco, la differenza di prerogative e competenze fra parte politica e parte burocratica non vuol dire assolutamente polemizzare con chicchessia, ma richiamare un fatto di per sé ovvio e cioè che ognuno opera nell’ambito dei propri poteri, in modo autonomo e senza condizionamenti”. Inoltre, evidenzia come “nell’intervista del sindaco e nelle dichiarazioni dell’assessore Tulone, oltre all’onestà di aver ammesso i ritardi oggettivi nella pubblicazione del bando, è una difesa strenua dell’autonomia dei Dirigenti Comunali, rispetto alle prerogative di loro competenza, che non può in alcun modo essere condizionato da indebite intromissioni della politica”.