SEDUTE CONSILIARI IN STREAMING PER POCHI INTIMI. MAGGIORANZA ANCORA SENZA NUMERI

La seduta consiliare di ieri sera ha offerto ancora la solita scena che ormai va sul palco con cadenza costante: in prima chiamata la maggioranza non è in grado di assicurare i numeri necessari per rendere valida la seduta.

Seduta trasmessa in streaming che, come abbiamo scritto più volte, è un flop: ieri sera seguivano in 14. Questa la media delle persone che hanno seguito il consiglio col telefonino. Segno è che la diretta televisiva (con le emittenti locali) non ha una alternativa degna di rilievo. Insomma, lo streaming non attira a seguire i lavori d’aula col telefonino. lavori che durano ore.

Ma al di là di tale constatazione, ieri sera è emerso che la sera del 30 novembre, la maggioranza poteva esitare le delibere che riguardavano il ripiano del disavanzo e le variazioni di bilancio.

E’ stato il consigliere comunale di maggioranza, Giuseppe Ambrogio, a porre, nel suo intervento (il record della durata visto che ha superato abbondantemente i due minuti, cosa mai avvenuta) l’interrogativo al segretario generale. Cioè, “senza il parere della Commissione consiliare Bilancio, potevano deliberare?”

Il segretario comunale, Alessandra La Spina, ha dato chiarimento rimanendo entro i confini del suo ruolo. Ha specificato che è lo statuto stesso del Consiglio comunale a offrire una risposta: “il parere è obbligatorio, ma non vincolante”.

Abbiamo la sensazione che il flop della seduta consiliare del 30 novembre scorso abbia innescato la voglia di trovare un capro espiatorio. La sovranità del Consiglio comunale sta nel fatto che di fronte a scelte di interesse della collettività, e di fronte a scadenze di legge, si assuma il senso di responsabilità proprio della politica. Insomma, appare evidente, ormai, che quella famosa sera del 30 novembre la maggioranza poteva approvare le due delibere.

Poi la seduta si è surriscaldata con i interventi che sono di direzione opposta rispetto a quel “punto e a capo” proposto da Nuccio Cusumano.

Le opposizioni, in modo specifico Teresa Bilello e Calogero Filippo Bono, hanno rimarcato la necessità di un chiarimento da parte del sindaco sul fatto che l’Amministrazione non gode più di numeri in grado di renderla autonoma. ma dalla parte del sindaco non arriva segnale.

Accorato l’intervento di Teresa Bilello che ha rivolto dei destri da perfetto pugile alla maggioranza, ed in particolare a Simone Di Paola. “Noi non siamo qui per pigiare sui tasti della votazione dei punti all’ordine del giorno. La maggioranza vuole che il compito delle opposizioni sia questo. Guai a esprimere un’opinione, un’idea, una critica”.  La Bilello ha anche annunciato che il M5S non farà da stampella alla maggioranza per assicurare il numero legale per le sedute.

Filippo Cardinale