ARRIVANO I TAGLI ALLE SPESE COMUNALI PER RIPIANARE 1.5 MILIONI DI DISAVANZO

Di solito  per il periodo natalizio si avvicinano gli sconti che i commercianti applicano per attirare la clientela. Martedì prossimo,11 dicembre,  invece, in Consiglio comunale approdano i tagli con la delibera per ripianare il disavanzo di bilancio per un importo di 1.5 milioni di euro. La cifra sarà spalmata su tre bilanci, 2018-2019-2020 e ognuno vedrà tagliarsi la spesa per 500.000 euro annui.

Ovviamente, ripianare un bilancio significa applicare tagli alle spese. Una delibera che poteva, a quanto pare, essere già votata nella seduta consiliare dello scorso 30 novembre, in quanto, trattandosi di scadenza di legge (entro il 30 novembre) poteva essere esitata anche senza il corredo del parere della Commissione consiliare Bilancio, essendo obbligatoria ma non vincolante.

Resta fuori tempo, invece, la delibera che riguarda la variazione dei capitoli di bilancio. Ciò, di fatto, congela i capitoli di spesa che non possono essere oggetto di “spostamenti” di poste.

In buona sostanza, dunque, l’Amministrazione comunale, con l’approvazione della delibera di martedì prossimo, può accendere i mutui necessari per alcuni interventi manutentivi che interessano le condizioni della città. Eppure, sulla seduta dello scorso 30 novembre, ed in modo particolare sulla delibera che riguarda il ripiano del disavanzo, è esplosa la solita guerra di comunicati e accuse tra maggioranza e opposizione. Alla fine, il rimedio (per quanto riguarda il disavanzo) si è trovato.

Si può dire tanto rumore per nulla. In verità, appare strano come nella seduta scorsa non sia emerso che la maggioranza poteva procedere all’approvazione della delibera pur in assenza di parere della Commissione Bilancio. Tra la seduta ultima e quella di martedì prossimo è passato un lasso di tempo di 11 giorni. Periodo che poteva essere evitato, insieme alle solite scaramucce.

I tagli alle spese sono così ripartiti: anno 2018 per 500.601,68 euro; anno 2019 per 500.601, anno 2020 per 438.397,35 per complessivi 1.439.600,71 euro

Sfogliando il Peg, il documento finanziario che entra nel dettaglio economico, la spesa per la mensa scolastica ha un taglio di 26.700 euro per l’anno in corso, di 150.400 euro per il 2019 e uguale taglio per il 2020. Se non c’è un errore nel documento, ciò significa che la spesa per la mensa scolastica esce fuori dall’indirizzo politico dell’Amministrazione comunale.

Per quanto riguarda l’indennità per assessori, sindaco e presidente del consiglio comunale, quest’anno c’è un taglio di 12.000 euro. Per i consiglieri comunali è previsto un taglio di 13.717 euro per l’anno in corso, di 2.200 per il 2019 e 10.000 euro per il 2020.

Altro taglio riguarda l’organismo di valutazione e controllo strategico che quest’anno subisce un taglio di 6.965 euro. La diretta Tv, nel 2018, subisce un taglio di 1.000 euro.

La spesa liti, arbitraggi avvocati subisce una riduzione di 5.719 euro per l’anno in corso, mentre per il 2019 è previsto un taglio di 5.719 euro, di 50.000 euro per il 2019 e di 30.000 euro per il 2020. Taglio sull’aggio sugli accertamenti evasione esternalizzazione tributi: 50.000 euro per l’anno in corso e 10.000 euro per il 2020.

Il servizio connettività ad internet subisce una riduzione di 3.800 euro per quest’anno, di 7.000 euro per il 2019 e 3.000 per il 2020. La spesa per la democrazia partecipata è tagliata di 6.437 euro. Il servizio trasporto scolastico quest’anno si riduce di 17.590 euro  di 18.000 euro nel 2020.

Il contributo ad alunni per mensa scolastica viene ridotto di 5.000 euro quest’anno e di uguale importo per il 2019 e il 2020. Le manifestazioni culturali e teatrali subiranno un taglio di 13.000 nel 2019. Per la promozione turistica della città il taglio per il 2019 è di 9.000 euro,mentre per le manifestazioni turistiche il taglio per il 2019 è di 12.000 euro. Per il 2019 è prevista una spesa in meno di 8.000 euro per le illuminazioni artistiche per le festività. Per il mantenimento e custodia cani, il 2019 prevede una riduzione della spesa di 10.000 euro. per l’acquisto beni per l’arredo pubblico, il 2019 prevede un abbattimento di 5.000 euro.

Economia di 53.200 euro per le rette ricovero anziani e minori per il 2018, di 58.000 euro per il 2019 e di 29.901 euro per il 2020 (la spesa attuale è di 1.425.000, la riduzione della spesa non significa una minore di circa 136.000 euro nei tre anni può significare anche un’economia dovuta a esigenze ridotte).

Diversi tagli riguardano spese per utenze elettriche e telefoniche.

Questi sono solo una parte di voci oggetto della nostra visione al Peg formato da 34 pagine. Certamente, martedì prossimo, nel corso della seduta consiliare, il documento che ripiana il disavanzo sarà oggetto del dibattito politico in modo più approfondito.

Filippo Cardinale