PACE: “DOPO LA RISOLUZIONE CONTRATTUALE, SERVONO RISPOSTE URGENTI PER L’ALTERNATIVA A GIRGENTI ACQUE”

Il sindaco di Ribera, Carmelo Pace, ha scritto alla Presidenza dell’Ati Idrico e al Consiglio Direttivo per sollecitare chiarezza sul da farsi dopo la risoluzione contrattuale con Girgenti Acque.

“L’importante atto- scrive Pace-costituisce una risposta dei sindaci alle aspettative dei cittadini che hanno, già da tempo, invocato la chiusura di una gestione ritenuta inefficace e oltremodo vessatoria sotto l’aspetto economico”. Per Pace, però, “lo stato dell’arte dei Comuni che hanno avuto la gestione di Girgenti Acque impone alcune importanti considerazioni sulle prospettive gestionali di un servizio che, per la sua evidente importanza, non può permettersi nemmeno un giorno di mancata gestione”.

Il sindaco di Ribera è preoccupato per l’assenza di un “piano B”, cioè la soluzione alternativa alla gestione del servizio, anche perchè “non esiste più alcuna organizzazione tecnica né personale idoneo, transitato e ricollocato in altri servizi comunali, specie  quei Comuni che, provenienti dalla gestione EAS, non hanno mai stato gestito il servizio”.

Pace ritiene “necessario ed improcrastinabile che la Presidenza ed il Consiglio Direttivo dell’ATI idrico avviino, nel minor tempo possibile, lo studio della problematica al fine di porre in essere e sottoporre all’Assemblea un progetto di gestione futura del Servizio Idrico Integrato che possa assicurare la prosecuzione dell’attività di erogazione idrica e di gestione delle acque reflue, nel rispetto delle esigenze dei Comuni e della disciplina normativa vigente, coinvolgendo gli Organi Regionali competenti sia sotto l’aspetto tecnico che normativo”.

Il sindaco di Ribera è consapevole “che sussistono evidenti difficoltà che occorre affrontare senza indugio, al fine di scongiurare disservizi e/o problemi igienico sanitari la cui salvaguardia è affidata alla competenza e alla responsabilità dei sindaci dei Comuni”.