CANSALAMONE PERICOLOSO, MA IL NUOVO PRG PREVEDE DI EDIFICARE
Nelle ultime ore sono accadute due fatti importanti. La prima risale a ieri mattina con il sopralluogo del Presidente della Regione a Sciacca, nelle varie zone a rischio della città. Proprio sul Cansalamone, il Presidente della Regione e il Capo della Protezione Civile della Sicilia hanno detto parole pesantissime sulla violenza dell’uomo su un torrente che rapprtsenta un elevatissimo rischio esondazione. “Svolte attività da criminali”, ha detto Musumeci, mentre Foti ha evidenziato come la parte finale del torrente “sia stato ridotto a imbuto”.
Mercoledì sera, nel corso della puntata di Vesper al Cinema,condotta dal giornalista Massimo D’Antoni (Rmk), tra gli interventi più interessanti si annovera quello dell’ingegnere Giuseppe Di Giovanna. L’ingegnere non solo ha evidenziato l’altissimo rischio del Cansalamone in seguito ad interventi per la realizzazione della strada e della sistemazione idraulica, ma ha anche rimarcato come il nuovo Piano regolatore Generale prevede l’edificazione su vaste aree della zona a rischio di strutture commerciali e residenziali.
Insomma, il Prg prevede la possibilità di edificare su una bomba che periodicamente esplode. Di Giovanna ha anche specificato una miscela esplosiva che deriva dalla coincidenza della realizzazione di due opere: la strada del Cansalamone, la sua sistemazione idraulica non del tutto efficiente, la realizzazione del primo stralcio della rete fognaria. In buona sostanza, la realizzazione di infrastrutture nella parte finale del Cansalamone e nella parte iniziale dello Stazzone avrebbe creato una sorta di diga e un dislivello stradale che, di fatto, si trasforma in un micidiale imbuto al deflusso delle acque piovane.
I fatti accaduti sono la rappresentazione plastica di una situazione che ha espresso la sua pericolosità già nell’ottobre 1990.
Filippo Cardinale