NEGO’ IL RINNOVO DEL PORTO DI FUCILE, IL TAR DA’ TORTO ALLA PREFETTURA

La prima sezione del Tribunale Amministrativo di Palermo, presieduta da Calogero Ferlisi, dal consigliere Aurora Lento e da Sebastiano Zafarana, estensore, ha accolto il ricorso di G.R. di Bivona contro il provvedimento di rigetto del rinnovo del porto di fucile da parte della Questura e della Prefettura di Agrigento. Il signor G.R. aveva chiesto il rinnovo della licenza di porto di fucile per uso caccia.

Questura e Prefettura avevano pronunciato il diniego solo sul presupposto che G.R. è coniugato con una cugina dei fratelli Panepinto Luigi, Marcello e Maurizio arrestati per associazione di tipo mafioso ed estorsione aggravata.

Il signor G.R. è stato assistito dall’avvocato Antonio Giovenco del Foro di Palermo (Nella foto). Il Tar di Palermo ha accolto integralmente il ricorso evidenziando che la Prefettura di Agrigento “non abbia fatto buon governo del potere discrezionale affidatole dalla legge”.

In buona sostanza, il collegio giudicante ha ritenuto che la parentela con pregiudicati non può limitare diritti. “Il pericolo di abuso delle armi non solo deve essere comprovato, ma richiede una adeguata valutazione non del singolo episodio ma anche della personalità del soggetto sospettato che possa giustificare un giudizio prognostico sulla sua sopravvenuta inaffidabilità, non potendo la mera denuncia all’Autorità giudiziaria considerarsi sufficiente a giustificare la revoca ovvero il diniego di porto d’armi”.

Tra l’altro, a sostegno del ricorso presentato, l’avvocato Giovenco, allega la nota del 28 marzo 2012 rilasciata dai Carabinieri di Bivona con cui viene affermato che il signor R.G. “per la parte di competenza, agli atti di quest’ufficio, risulta di normale condotta morale e civile”.

Ancora un aspetto che emerge dal ricorso accettato dal Tar. La moglie del signor G.A, cugina dei fratelli Panepinto, venne sorteggiata e nominata quale Giudice popolare nella quarta sessione 2012 della Corte di Appello di Palermo ove ha prestato regolarmente la funzione di Giudice popolare dall’1 ottobre al 31 dicembre 2010. Dunque, “tale parentela della moglie con cugini pregiudicati, ritenuta ostativa dalla Prefettura di Agrigento, – non è però risultata ostativa alla nomina della stessa quale Giudice popolare.

Il signor G.A è socio dell’Anuu migratoristi, presieduta da Girolamo Pace. L’associazione che si occupa di attività venatoria, ha curato tutta la fase amministrativa del ricorrente.

 


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