TURISMO, A SCIACCA IL DATO PEGGIORE DAL 2013 E LA TASSA SOGGIORNO E’ MENO DEL PREVISTO
La Sicilia ha registrato, ancora quest’anno, un aumento delle presenze turistiche. Non si può dire lo stesso di Sciacca che da gennaio a settembre 2018 ha registrato 31.585 presenze in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. E’ il dato peggiore dal 2013, anno di istituzione dell’imposta di soggiorno.
C’è da considerare che la struttura del Verdura Resort, rimane chiusa dal primo di dicembre fino a fine febbraio. Cosa che negli anni precedenti, e fino allo scorso anno, non aveva fatto. Ma la chiusura per tre mesi è diventata, ormai una costante.
C’è anche da considerare che da gennaio di quest’anno sono entrate in vigore le nuove tariffe dell’imposta di soggiorno, aumentate sensibilmente rispetto allo scorso anno. L’aumento del gettito dell’imposta di soggiorno non deve ingannare e non equivale ad un aumento delle presenze, ma soltanto all’effetto della nuova tariffa più “salata”.
Ciò ha comportato un entrata nelle casse comunali superiore rispetto all’anno scorso, pur registrando, quest’anno, un calo di presenze oltre il 10%. I dati sono quelli ufficiali, cioè di quelle strutture regolarmente registrate presso gli Uffici competenti, Questura compresa. Strutture che hanno l’obbligo, anche per ragioni di sicurezza, di trasmettere i nominativi degli ospiti.
Ma andiamo ai dati. Teniamo in conto il periodo che va dall’1 gennaio al 30 settembre 2018, e rapportiamo i dati con lo stesso periodo dello scorso anno. Ci sono ancora due mesi, ottobre e novembre, ma il grosso ormai è consolidato. Insomma, c’è da incamerare ancora poco, non solo economicamente dall’imposta di soggiorno, ma anche come incremento di presenze.
Presenze gennaio-settembre 2018: 279.219 -31.585 rispetto allo stesso periodo
Presenze gennaio-settembre 2017: 310.805
Imposta di soggiorno gennaio-settembre 2018: € 773.463 + € 197.422 (tariffa più alta rispetto al 2017)
Imposta di soggiorno gennaio-settembre 2017: € 576.041
A proposito dell’imposta di soggiorno, le previsioni riportate sul bilancio comunale erano di 1.023.000 euro.
Attualmente c’è un gap di € 249.537; una cifra in meno considerevole che non potrà essere colmata, ovviamente, a ottobre e novembre. Le due grosse strutture, Aeroviaggi e Verdura Resort sono in bassa stagione e, comunque, possono racimolare qualche spicciolo a ottobre.
Lo scorso anno, nell’ultimo trimestre, quindi ottobre-novembre-dicembre, le presenze furono 35.853 con un incasso dell’imposta di soggiorno pari a € 70.487
Da un nostro calcolo, a ottobre e novembre possono ancora entrare nelle casse comunali circa 80.000 euro che sommati all’incasso attuale porta al dato finale di 853.463; dunque, 169.537 euro in meno rispetto alle previsioni di 1.023.000 euro.
Attualmente sono state impegnate, da imposta di soggiorno, somme per 800.600 euro. Dunque, + 27.137 euro rispetto all’incassato. A fine anno, il Comune potrebbe, con ottobre e novembre (gli introiti delle strutture extralberghiere sono poco roba) avere un incasso definitivo di 853.463 euro. Dunque, – 169.537 euro in meno rispetto alle previsioni. In buona sostanza, l’Ufficio Ragioneria potrebbe impegnare solo circa 50.000 euro, ma col punto interrogativo, cioè la mancanza di certezza.
Adesso analizziamo i due trimestri più significativi aprile-maggio-giugno e luglio-agosto-settembre. Li confrontiamo con gli anni 2017 e 2018.
Aprile-maggio-giugno 2018, presenze 112.430 -18.335
Aprile-maggio-giugno 2017, presenze 130.765
Luglio-agosto-settembre 2018, presenze 155.900 -18.335
Luglio-agosto-settembre 2017, presenze 164.065 – 8.165
Aprile-maggio-giugno-luglio-agosto-settembre 2018, presenze 267.970 – 26.860 rispetto al 2017
Aprile-maggio-giugno-luglio-agosto-settembre 2017, presenze 294.830
Una curiosità “numerica”. Se fosse rimasta anche per il 2018 l’imposta di soggiorno con le tariffe del 2017, a fine settembre (fermo restando le presenze del 2018) il Comune avrebbe incassato 489.841 euro. Praticamente, -156.687 euro.
Altra curiosità statistica. Sempre riferito al periodo gennaio-settembre, quello di quest’anno è il peggiore dal 2013. Infatti, nel 2013 le presenze sono state 296.902, nel 2014 317.992, nel 2015 303.885, nel 2016 326.455, nel 2017 310.219, nel 2018 279.219
Quanto incidono le strutture all’introito dell’imposta di soggiorno. Su 773.463 euro di incasso di imposta di soggiorno (gennaio-settembre), Verdura Resort incide per 264.230 euro, Aeroviaggi per 468.217 euro, le strutture a 3 stelle per 10.742 euro, i B&B per 30.274 euro. Complessivamente, Aeroviaggi e Verdura Resort versano alle casse comunali 732.447 euro (il 94,69% dell’intero gettito), il resto delle strutture (3 stelle e B&B) 41.016 euro
Alcune considerazioni finali, in attesa, successivamente, di rendicontare il 2018 in maniera definitiva. Mentre in Sicilia le presenze crescono, a Sciacca no. La nostra città soffre, anche, del limite dei posti letto. Non ci sono altre strutture significative. La chiusura, anni fa, del complesso alberghieri Torre Macauda incide parecchio. Come incide la chiusura delle Terme. Ma suscita anche un sorriso quando i nostri politici e amministratori parlano di “promozione della città” e spendono soldi. I dati dimostrano che quella promozione non è efficace. Le presenze significative sono dovute all’impegno diretto delle due strutture grosse, Aeroviaggi e Verdura Resort.
Gli ospiti lamentano, in modo costante e puntuale, l’assenza di servizi che caratterizzano una città turistica. A cominciare dalla pulizia, alle spiagge prive di servizi essenziali, ai parcheggi, al centro storico caotico e pieno di smog, alla scarsa mobilità. La lista è lunga, ci fermiamo qui. L’unica certezza è che non abbiamo una cultura turistica e dell’accoglienza.
Filippo Cardinale
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