TETTO SPESA PRODOTTI SENZA GLUTINE: E’ POLEMICA
Dopo una fase di stallo che si è protratta negli ultimi mesi dopo aver incassato lo scorso 10 maggio il parere positivo della Conferenza Stato-Regioni e pubblicato il 28 agosto sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica il decreto del ministero della Salute sui nuovi “Limiti massimi di spesa per l’erogazione dei prodotti senza glutine”, adesso all’improvviso arriva un altro provvedimento che provocherà non poche polemiche tra i pazienti celiaci ma anche tra le farmacie e i centri della grande distribuzione.
Il Ministero della Salute ha diffuso una circolare che anticipa i tempi di applicazione dei tetti di spesa, adesso ridotti senza rivedere preventivamente, a quanto pare, il Registro Nazionale.
Sulla vicenda ha parlato indignato il presidente nazionale dell’Associazione Italiana Celiachia, Giuseppe Di Fabio, che bacchetta il ministero della Salute anche per aver diffuso «del tutto inaspettatamente una circolare confusa, immotivata e inutile che, ignorando le disposizioni di legge, ha anticipato i tempi di applicazione dei tetti di spesa, ridotti senza rivedere preventivamente il Registro Nazionale».
Il tariffario che era stato deciso nei mesi scorsi e che, alla luce della nuova circolare del ministero della Salute cambierà ulteriormente, è il seguente: Fascia di età tra 6 mesi e cinque anni il limite mensile sia per maschi che per femmine è stato stabilito in 56 euro; per la fascia di età da 6 a 9 anni in 70 euro; la fascia da 10 a 13 anni in 100 euro mensili per i maschi e 90 per le femmine. Per le fasce da 14 a 17 anni i limite mensile passa a 124 euro per i maschi e 99 per le femmine; per la fascia da 18 a 59 anni il limite mensile per i maschi è di 110 euro e per le donne 90. Ed infine per gli over 60 il limite per i maschi è di 89 euro e per le femmine di 75. I celiaci in Sicilia sono oltre 15 mila.