CONVEGNO SU CRISPI A RIBERA. MANNINO EVIDENZIA LO SPESSORE POLITICO DELLO STATISTA
Si è svolto ieri pomeriggio a Ribera nella Sala Convegni della Libera Accademia Sociale un Convegno Studi su Francesco Crispi, promosso dalla locale Pro Loco, con il coordinamento scientifico dello scrittore Enzo Randazzo, la lettura di testi di Anastasia Tortorici e di Dario Cortese.
La sala era arredata con una mostra di reperti e documenti su Francesco Crispi a cura di Mimmo Macaluso. Il convegno aveva carattere divulgativo, perciò tutti gli intervenuti hanno adottato un linguaggio tecnicamente preciso, ma sintatticamente chiaro, semplice, lineare e comprensibile anche ai non specialisti di storiografia.
Ivana Dimino, psicologa e psicoterapeuta, ha delineato la complessa personalità di Francesco Crispi, che “accanto all’ardore dell’animo, alla eccitabilità della fibra ha posto il dominio sicuro di una ferma volontà”.
Gisella Mondino, di origini riberesi, nonché attuale vicesindaco di Sciacca, ha focalizzato il legame tra Francesco Crispi e Vincenzo Navarro, medico e letterato di respiro regionale, attraverso la lettura e l’analisi di una poesia del Navarro.
Gabriella Deplano, avvocato del Foro di Palermo, ha analizzato le modalità legislative dei Governi Crispi
Sono seguiti gli interventi dei docenti Calogero Daino, che ha posto l’attenzione sui rapporti tra Stato e Chiesa nell’era crispina e di Alice Titone, che ha analizzato il rapporto tra Crispi e Pirandello ne “I vecchi e i giovani”.
Angela Campo ha rilevato la straordinaria modernità del codice Zanardelli, mentre Rossella Campanale ha attenzionato il difficile rapporto di Crispi con i Fasci siciliani.
Chiara Di Prima, Dirigente Scolastico a Monreale e Presidente Regionale Ucim, ha visualizzato il percorso ideologico che ha portato Crispi da Mazzini alla Monarchia.
Mariangela Croce, Dirigente Scolastico a Menfi e membro della Commissione Cultura e Identità siciliana, ha vivisezionato la politica scolastica dei Governi Crispi. In chiusura Calogero Mannino ha fatto un’ampia panoramica della politica interna ed estera dei Governi Crispi, evidenziando lo spessore culturale e politico dello Statista.
«Prima di chiudere gli occhi alla vita, vorrei avere il supremo conforto di sapere la Patria, adorata e difesa da tutti i suoi figli» sono le ultime parole di Francesco Crispi
Fu vera gloria? Tanta luce ed alcune ombre nella sua vita e nella sua attività di politico e di uomo di governo.
“Per noi che posteri siamo – ha concluso Enzo Randazzo – forse è giunto il momento di un giudizio storico,spoglio di passioni e pregiudizi, più oggettivo e sereno che restituisca allo Statista siciliano il suo ruolo incisivo nella storia del nascente Stato Italiano”.