STAZZONE, LE TRANSENNE “SQUALIFICANO” IL BORGO RIQUALIFICATO (fotogallery)
Tanti soldi spesi per riqualificare il Borgo dello Stazzone. Pavimentazione, isola pedonale, due grandi strutture in legno per il relax, per ammirare il mare riparandosi dal sole, ma anche un parco giochi per bimbi.
A distanza di pochi anni, il Borgo dello Stazzone riqualificato si trova, in effetti, “squalificato”. E’ uno spettacolo che rattrista il cuore e crea marezza accompagnata dalla rabbia. E’ possibile che in questa città non si riesce a garantire l’ordinaria amministrazione?
Le due strutture il legno, che segnano necessità di un interventi manutentivo, sono state transennate. A seguire, da tutta l’estate, l’aera dedicata ai bimbi con il parco giochi. Fa febbraio scorso i giochi sono arrivati a Sciacca, poi depositati per mesi in un magazzino comunale. Poi a inizio dell’estate sono stati montati, ma restano rigorosamente chiusi da un perimetro di cancellata. Non sono stati ancora collaudati.
Le due strutture in legno, dunque, necessitano di manutenzione. Il dirigente di competenza ha pensato di transennarle per sicurezza. Ci può stare per motivi di sicurezza.Ma perchè non si interviene nel giro di qualche giorno alla manutenzione e al ripristino? Perché devono trascorre mesi e mesi? Perché il cittadino saccense deve subire un pessimo livello della qualità della vita?
A pochi metri dalla strutture in legno transennate, ecco l’area dedicata ai bimbi. Anch’essa delimitata dalle recinzioni in acciaio. E’ da mesi che si attende il collaudo e i bambini,in questa città non possono giocare all’aria aperta. Trascorrere gioiosamente il loro tempo.
Mentre mi trovavo sul posto per scattare le foto, una mamma in compagnia della propria figlioletta, si avvicina e riconoscendomi mi chiede di scrivere un articolo. Teneramente me lo chiede anche la bambina. “Si, fai un articolo per noi bimbi che non possiamo giocare”. Mi si stringe il cuore, mi sale la rabbia. Si bambina mia, oggi scrivo l’articolo, ma siccome la rabbia è tanta, allo scritto aggiungo anche un senso di rabbia incontenibile: “vergognatevi, voi che avete il compito di provvedere e non lo fate”.
Filippo Cardinale