SI PREPARA LA (PRIMA) STAFFETTA SETTECASI-DI PAOLA
La lettera di dimissioni presentata da Gioacchino Settecasi, ancorché di sua spontanea consegna e senza attendere l’invito del sindaco, contiene elementi di riflessione. Il tono è garbato e per un uomo che fa politica da anni sempre sulla cresta dell’onda, come Settecasi, rappresenta un momento che non è frutto di improvvisazione ma di studiata strategia a tavolino. Del resto, Settecasi è il pupillo del deputato regionale del Pd, Michele Catanzaro, sponsor importante della candidatura di Francesca Valenti. Dunque, nessun passo viene intrapreso senza una comunione di intenti che rientra nel solco di una strategia già elaborata. Una strategia che, possibilmente, non tutti i componenti della maggioranza ne sono a conoscenza.
Il tono garbato della lettera di Settecasi si ferma solo ad una questione di bon ton. La lettera è una sorta di apri pista all’ingresso di Simone Di Paola in Giunta. Una staffetta concordata tanto che Settecasi si è reso disponibile ad aiutare il suo successore. A nessuno fa piacere essere invitati ad uscire dal governo cittadino dopo poco più di un anno e con un sindaco che dichiara che così non si può andare avanti, palesando limiti nell’azione dei collaboratori diretti. La gentilezza epistolare di Settecasi non è un capitolo del libro Cuore, ma un “passaggio” concordato, accettato. Il PD deve molto a Simone Di Paola, il sindaco deve moltissimo specie per aver indossato costantemente la toga difensiva contro gli attacchi delle opposizioni.
Uno sgarbo il PD l’ha già commesso a Simone Di Paola non proponendolo alla Presidenza del Consiglio comunale. Dunque, appare evidente che la prima staffetta avvenga tra Settecasi che lascia il testimone assessoriale a Simone Di Paola. Mai dimissioni sono state così edulcorate.
Filippo Cardinale