LA CASSAZIONE SALVA IL COMUNE DI RIBERA DAL DISSESTO FINANZIARIO

Il Comune di Ribera non deve integrare di circa 1 milione di euro inerente un contenzioso nato da espropri. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso proposti da alcuni cittadini avverso nove sentenze della Corte di appello di Palermo che avevano determinato le indennità di espropriazione di alcuni  terreni rientranti nel Piano degli Insediamenti Produttivi (PIP) approvato con delibera del 19 gennaio 1999.

Per tali terreni la Corte di appello di Palermo, con sentenze del 2012, aveva liquidato a titolo di indennità di esproprio la complessiva somma di €. 979.304, mentre i
ricorrenti richiedevano alla Corte di Cassazione che venisse liquidata la complessiva somma di €. 1.805.135

Considerata l’importanza e la delicatezza della questione, atteso che eventuali pronunce negative avrebbero avuto effetti deleteri per l’Ente, il Comune di Ribera si è costituito in tutti i giudizi con il patrocinio dell’avvocato Sergio Indelicato (Nella foto), il quale, con rituali ed articolati controricorsi, ha contestato le pretese di tutti i ricorrenti, chiedendo la conferma delle sentenze impugnate e la condanna alle spese dei vari giudizi.

La Corte di Cassazione, rilevando l’insussistenza di vizi, ha rigettato integralmente tutti i ricorsi, confermando le impugnate sentenze e condannando i ricorrenti al
pagamento delle spese dei giudizi di legittimità.


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