IL SUCCESSO DI “RITROVARSI”, LA CULTURA CHE “ALZA LA VOCE”
Si è conclusa ieri sera l’edizione numero sei di “Ritrovarsi”, un appuntamento artistico e culturale che ha richiamato molti spettatori e che conferma come le iniziativa private di persone desiderose di dare un contributo alla crescita culturale della comunità saccense, devono essere valorizzate.
Nei vicoli della zona di San Leonardo si è sviluppata la manifestazione, un festival dell’arte contemporanea con tante persone che hanno percorso i vicoli e i cortili dello storico quartiere San Leonardo. Un’occasione di riscoperta del vecchio quartiere, che ha risposto benissimo alle luci, alle opere, alla musica e al teatro.
L’obiettivo, come nel caso del quartiere Marinai, dove l’evento si era svolto negli anni passati, è quello di fornire un contributo di diverse discipline artistiche, accendendo un riflettore su luoghi dove si possono attivare meccanismi di rigenerazione urbana capaci di innescare nei cittadini un impegno civico e offrire un’opportunità di crescita sociale, economica e culturale. Ed è stato sorprendente scoprire che tanti saccensi non erano mai stati tra i vicoli del quartiere ebraico di San Leonardo, luogo che per anni è stato noto solo per la presenza di una struttura, oggi rudere, che è stata fino agli anni ’60 una “casa di tolleranza”. Nel groviglio di vicoli e cortili dall’umile valore storico ed architettonico, che solo in parte è stato trasformato in piccole case vacanze, oggi c’è un’anima sensibile che chiede di essere scoperta dal punto di vista sociale e culturale.
L’evento, forse per la “distanza politica” tra gli organizzatori ed i governi della città che si sono succeduti nei sei anni in cui si è svolto, non è stato fino ad oggi oggetto di attenta promozione da parte delle autorità comunali. Ma le cose sono destinate a cambiare: non si può ignorare il risultato di grande partecipazione ed entusiasmo che c’è stato quest’anno e come gli organizzatori siano riusciti a comunicare all’esterno il proprio messaggio, senza grande apporto della parte pubblica. Non si può più trascurare il desiderio di cultura della nostra comunità, a cominciare dalla valorizzazione di spazi urbani per troppo tempo abbandonati. E perchè non valutare l’ipotesi di fare diventare “Ritrovarsi” evento con cadenza mensile e con location ogni volta diverse ?
Giuseppe Recca