CANSALAMONE, PER IL CENTRODESTRA IL SINDACO DEVE DIMETTERSI
I campi di battaglia tra il centrodestra e il centrosinistra offrono un ampio ventaglio di scelte. Nelle ultime ore gli attacchi si concentrano ora sulla biblioteca, ora sul viadotto Cansalamone.
Ieri la notizia delle risultanze del recente studio sul ponte Cansalamone, effettuato a seguito della manifestazione di interesse diramata dall’Amministrazione Comunale, che confermano, in buona sostanza, quanto già rappresentato dal professore Mancuso sin dal Gennaio 2014.
Oggi la nota del centrodestra rimarca il sindaco Di Paola fu costretto, dopo la riapertura dallo stesso disposta nell’agosto 2012, ad emettere un’ennesima ordinanza di chiusura per ragioni di tutela della pubblica incolumità.
“Eppure-chiosa il centrodestra- anche su questo tema, come su quello delle terme o del servizio idrico integrato, da parte dell’attuale Sindaco, si è a lungo speculato in campagna elettorale, lasciando intendere inefficienze da parte della precedente amministrazione che sarebbero state superate, senza problemi, dalla nuova”.
“E adesso?” è il punto di domanda del centrodestra. Al Sindaco non restano che due alternative, secondo l’ex maggioranza. “Se vuol essere conseguente a ciò che ha promesso all’elettorato, ponendosi come la risolutrice di tutti i problemi della città, deve emettere un’ordinanza di riapertura, senza tenere conto delle risultanze della relazione”. La seconda ipotesi è di “rassegnare le sue dimissioni, per avere ancora una volta illuso la cittadinanza, lasciando intendere ciò che invece era improponibile, senza, oltretutto, conoscere a fondo la situazione”.
Poi il centrodestra fa riferimento al finanziamento di 3.000.000 di euro, ottenuto dall’amministrazione Di Paola, per la ricostruzione di tale arteria stradale, “rispetto al quale occorre compiere ogni sforzo di iniziativa politica per accelerare il relativo iter”. “Tenuto conto dell’attuale stato delle cose in seno alla Giunta Valenti, con assessori che neppure sanno se restano o vanno via, forse è chiedere troppo!”