TERME, ARMAO: “LE PISCINE MOLINELLI COMPLETAMENTE PERSE”. DA OGGI PUBBLICHIAMO A TAPPE IL CONTENUTO DELLA RIUNIONE DI IERI

Come Corrieredisciacca, cominciamo da oggi a pubblicare il contenuto della riunione svoltasi ieri in assessorato all’Economia per la questione terme. Siccome la riunione è durata oltre due ore, riferiremo ai nostri lettori i passaggi più salienti, significativi. Non commenteremo, saranno i nostri lettori a farsi un’idea sulla scorta delle cose dette nella riunione.

Con le terme di Sciacca non se ne può più, ce ne vogliamo uscire? Qualche battuta per rompere il ghiaccio prima di entrare nel vivo della discussione oggetto della riunione palermitana di ieri sulla questione terme. La lunghissima vicenda, sempre più ingarbugliata, sulle terme ha indotto a riunirsi attorno ad un tavolo l’assessore all’Economia, Gaetano Armao, e il sindaco di Sciacca, Francesca Valenti. Alla riunione hanno partecipato, il commissario liquidatore della Terme di Sciacca Spa, Carlo Turriciano, il dirigente generale del Dipartimento Finanze dell’assessorato all’Economia, Benedetta Cannata, il dirigente del Servizio 7 Demanio , Elena Scalone, il funzionario del Dipartimento regionale Tecnico, Fabrizio Pirrone, il presidente della Commissione consiliare Terme, Simone Di Paola, l’assessore al Patrimonio del Comune di Sciacca, Gioacchino Settecasi, i deputati regionali Michele Catanzaro e Matteo Mangiacavallo, l’ex parlamentare Nuccio Cusumano e l’onorevole Piscitello.

La riunione ha dato l’esempio reale di uno stato confusionale sulla vicenda terme, specie quando i vari uffici si chiedevano dove fossero le carte precedenti. Una riunione che la dice lunga sull’effetto deleterio causato dalla presenza di più attori regionali nella storia delle terme di Sciacca. Compartimenti stagni che tra loro non comunicano. Stranizza, però, che ieri la delegazione di Sciacca era formata solo da politici e non anche da qualche tecnico.

L’inizio della discussione non è incoraggiante. Tutti gli atti firmati in precedenza hanno tutti una debolezza, una precarietà. Dobbiamo trovare una soluzione. Un autorevole funzionario evidenzia come l’atto concessorio del 25 ottobre 2017 sia stato fatto con profili di debolezza perché fatta in fretta e furia, una settimana prima delle elezioni (regionali, n.d.r.) con una corsa che non ha giovato alla qualità dell’amministrazione. Ma quello che oggi conta è rimettere in sesto i cocci e cercare di andare più spediti possibili. Questa vicenda sta assumendo connotati fastidiosi e i cittadini pensano che c’è un’amministrazione pubblica che non sa risolvere i problemi, mentre il nostro obiettivo è quello di dare risposte veloci specie in un territorio povero come quello agrigentino.

E menomale che le risposte devono essere celeri. Sono passati decenni senza trovare una soluzione di valorizzazione e rilancio delle terme lasciandole al degrado dopo, e alla chiusura prima.

L’idea è quella di predisporre nel più breve tempo possibile l’avviso per selezionare il miglior partner possibile per valorizzare il complesso termale. Ha detto Armao.

L’obiettivo- continua- passava e passa per uno stato di consistenza da parte degli uffici tecnici del Comune di Sciacca, tanto è vero che è stato effettuato un sopralluogo lo scorso maggio. La situazione era davvero drammatica. Io l’altro giorno, in incognito, sono andato a vedere le piscine Molinelli e le terme Selinuntine dove la situazione è davvero peggiore. Le piscine Molinelli sono definitivamente compromesse. E’ tutto spaccato, drammaticamente compromesso.

Poi si inizia a tirare fuori la questione della conoscenza dello stato dei luoghi, del valore dei beni. Il tutto per poterli assumere nella consistenza del valore.

A noi serve conoscere– ha detto il dirigente generale Benedetta Cannata- il valore dei beni per poterli assumere nella consistenza del patrimonio regionale. Questi sono atti preliminari.

Poi si è iniziato a discettare sulla terminologia, riprendendo il verbale. Noi dobbiamo dare una concessione sulla base di valori. Come si fa senza?”. Si fa riferimento al verbale del 30 novembre: “l’attività di verifica sul posto per accertare lo stato di manutenzione, conservazione degli immobili nonché dell’impinatistica termale”. “Questa verifica va fatta nel dettaglio, specificando tutto, anche lo stato di degrado, di funzionamento o non. Non può essere una visione a volo d’uccello. La verità è che qualcuno per fare la concessione deve avere una documentazione a supporto. A suo tempo si era previsto che il Comune si faceva carico di questo.

Non è così, dice il sindaco di Sciacca, Francesca Valenti. Mentre Cusumano chiosa che non è scritto da nessuna parte. Di parere contrario la dottoressa Cannata che cita l’atto concessorio e il verbale del 13 dicembre del 2017. La verifica sullo stato di conservazione e manutenzione sarà svolta dagli uffici competenti del Comune di Sciacca, viene ricordato.

Si- dice la Valentima la verifica tecnica che ci è stata dettata dal dirigente generale (lettera del 3 agosto 2018) nulla ha a che fare con la consistenza che comprende anche le attività che deve svolgere il Dipartimento Economia.

A questo punto, il funzionario chiosa che quando si firma si presuppone la lettura di un verbale. Poi si scopre che a firmare il verbale scritto a mano che il  Corriere di Sciacca ha pubblicato è stato stilato da un professore, poi rimosso.

A questo punto Armao interviene dicendo che tutti hanno fatto quello che dovevano fare, ma nessuno ha fatto il necessario. Sia chiaro, noi la concessione la possiamo rilasciare sulla base di una consistenza effettiva.

La consistenza dei beni- ha ribadito Armaoè indispensabile. Se il Comune dice che ha concluso il lavoro, ne prendiamo atto. Ma il lavoro deve continuare per come è giusto che sia fatto, tutto nel dettaglio sia per i beni immobili che per l’impiantistica

Poi la domanda cruciale: Tu la daresti come Comune una concessione sulla scorta di questi documenti che non sono quelli richiesti?

A questo punto il sindaco Francesca Valenti interviene dicendo: Credo che a questo punto sia necessario chiarire alcuni passaggi. 

A domani per il prosieguo del nostro lavoro giornalistico con il racconto della riunione di ieri.

Filippo Cardinale