VALENTI NUOVO LOOK. ORA REPLICA E CONTRATTACCA

Francesca Valenti al contrattacco. Il sindaco di Sciacca su alcune recenti questioni comincia ad alzare i toni, dando segnali evidenti di un modo di operare diverso rispetto a quanto fatto fino ad oggi, almeno sul piano della comunicazione e del rapporto con enti superiori.

Criticata per la mancata presenza all’apertura della bretella del quartiere Perriera e per il mancato taglio del nastro (un gesto molto caro ai politici di ogni colore) ha risposto che “si tratta di una nuova opera al servizio della città, solo questo importa. C’è chi, però, abituato a recitare, si preoccupa della forma. La “sostanza” è concetto troppo difficile”. Un primo cittadino che sta utilizzando i social a ritmo quotidiano e con toni che non eravamo abituati a vedere.

Anche sulla questione Terme ha alzato l’asticella, sia nelle interviste tv che sui social, intervenendo su Facebook in discussioni legate proprio alla intricata questione Terme, ed al famoso verbale di consistenza dei beni che sarà tema centrale di un incontro-confronto (forse anche scontro vista la reazione del primo cittadino dopo la bocciatura regionale) con l’assessore regionale Gaetano Armao. Valenti ha rimandato al mittente la nota con cui si dice che il verbale del Comune non serve a nulla.

Per non parlare dell’ipotesi “tranello politico” che sta aleggiando in queste ore sullo sfondo della vicenda Terme, un’ipotesi di malafede che “se vera – dice la Valenti – provoca danno non a me, ma alla città”.

Nel prendere atto della nuova veste comunicativa del sindaco, non si può non osservare che a fronte dei feroci attacchi politici delle forze di opposizione (le richieste di dimissione sono ormai con cadenza quotidiana) non corrisponde un muro difensivo altrettanto forte da parte delle forze politiche che la sostengono. Ieri mattina, ad esempio, di fronte a due immediate prese di posizione di M5S e Centrodestra dopo la notizia diffusa in esclusiva da CdS della bocciatura del verbale di consistenza dei beni, il Centrosinistra ha tirato fuori la nota, tardiva e ormai anacronistica, riguardante la replica alle considerazioni fatte 24 ore prima da Giuseppe Milioti. La nota sulla vicenda Terme è poi arrivata solo poco prima delle ore 13.

Tutto ciò conferma quello scollamento tra sindaco e alleati che poi si trasferisce nei limiti operativi della squadra assessoriale, quell’assenza di un gioco di squadra che forse è una delle motivazioni del calo di appeal tra primo cittadino e opinione pubblica.

 


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