E’ in programma sabato 7 luglio l’inaugurazione delle Orestiadi di Gibellina. Un recital di Alessandro Haber aprirà la manifestazione. Haber apparirà dalla sommità della Montagna di Sale di Gibellina, teatro della cerimonia. Sarà un omaggio inedito che l’attore dedicherà alla generazione dei poeti fuori dal coro della generazione cosiddetta Beat, accompagnato al piano da Mario Bellavista.

Il recital di Alessandro Haber non sarà l’unico spettacolo proposto durante al serata delle Orestiadi, dirette da Alfio Scuderi. «La Lunga notte del contemporaneo», concepita in collaborazione con Manifesta 12, è stata infatti immaginata e costruita per il cinquantenario del terremoto che distrusse Gibellina, rinata attraverso quegli stessi linguaggi che oggi scendono in campo.

Dalle 20 in quattro luoghi del Baglio di Stefano andranno in scena quattro performance inedite che si intrecceranno tra loro. Si inizia con «Grammì in terrazza», pittura sonora ideata da Angelo Sicurella e Igor Scalisi Palminteri. Alle 20,45, «Gold», work in progress basato sulle complesse suggestioni provenienti dell’oro, a cui rispondono il sassofonista Gianni Gebbia e Giovanni Scarcella.

Dopo il recital di Haber, alle 22,30, tra gli odori, «Il corpo nostro è simile ad un giardino», omaggio delle Orestiadi a Franco Scaldati, tra frammenti dalle riscritture delle shakespeariane «La tempesta», «Macbeth» e «Otello». In scena, Melino Imparato e Salvatore Pizzullo, suoni di Michele Cirringione.

Dalle 22,30 alle 24 al Museo delle Trame Mediterranee si può visitare il lavoro del Collective Intelligence, «Growing a Language» e la mostra «Trasversalità dello spazio, Luogo di desideri» con la Facoltà di Belle Arti dell’Università di Bilbao.


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