M5S: “LA MAGGIORANZA NON VUOLE APRIRSI ALL’OPPOSIZIONE PER IL BENE DELLA CITTÀ”
Finito l’idillio tra il M5S e la maggioranza. E’ durato un lasso di tempo meno lungo della vita di una farfalla. Un idillio culminato con il sostegno alla maggioranza da parte del consigliere comunale grillino Alessandro Curreri che ha salvato la maggioranza nella seduta consiliare della scorsa settimana. “Questione di bene della città” aveva dichiarato Curreri. Peccato che si è reso conto che la maggioranza lo ha solamente usato, per mera contabilità.
E proprio oggi, all’indomani della seduta consiliare durata fino all’alba, il Movimento 5 Stelle interviene con una nota critica e dura. “Un bilancio che non tiene conto delle criticità espresse dalla corte dei conti e dal collegio dei revisori, con all’interno una somma enorme di imposta di soggiorno che ci è stato chiesto di accettare a scatola chiusa, discusso in aula a notte fonda, con consiglieri della maggioranza che venivano svegliati appositamente al momento del voto e una finta apertura da parte della maggioranza che approva solamente 1 tra i 12 emendamenti presentati dal M5S e i 5 presentati da Mizzica e controfirmati anche da noi”.
Questo è accaduto nella notte della mille e una favola, dove il presidente del Consiglio comunale, all’inizio della seduta, non ha saputo gestire un dibattito che doveva durare un minuto e che si è protratto per circa due ore. Argomento? La proroga di altri quattro mesi alla Commissione Speciale sulle Terme.
Ma ritornando alla discussione sul Dup e Bilancio di previsione 2018, i pentastellati denunciano che quanto accaduto ieri notte in Aula Falcone Borsellino “ci ha spinto ad abbandonare l’aula tirandoci fuori da una messa in scena diretta ad arte dall’Amministrazione.
Poi, il M5S si accorge dell’inganno, constata la delusione, e “l’atto eroico” di Curreri si trasforma in delusione. “Dei 12 emendamenti presentati dal M5S solo uno ha trovato approvazione: quello sul baratto amministrativo che permetterà ai cittadini che non riescono a pagare i tributi locali di saldare il debito lavorando per il Comune che ci guadagna in forza lavoro fornendo, al contempo, uno strumento realmente utile per risolvere problemi che altrimenti porterebbero all’indebitamento nei confronti dell’ente pubblico. Precisiamo che grazie al nostro lavoro preciso e puntuale, tutti i nostri emendamenti hanno avuto il parere favorevole di regolarità finanziaria espresso dagli uffici e dai revisori”.
Ma poi i grillini aprono gli occhi: “Nonostante ciò l’Amministrazione ha voluto bocciarci politicamente ritenendo di non potere destinare le contenute e ragionate somme che il M5S aveva chiesto per la cultura, la ceramica, al recupero dell’asilo nido della Badia Grande, al noleggio di mezzi a costi contenuti, per la sicurezza dando forza alla polizia municipale, sulle pari opportunità, sulla promozione del turismo e ad altri piccoli ma realmente utili interventi adducendo motivazioni che come al solito rinviano vagamente gli interventi al futuro. Ma fino a quando quest’amministrazione intende rinviare non è dato saperlo. Ancora una volta ne esce fuori una totale assenza di programmazione. Non ci hanno convinto le argomentazioni espresse dall’amministrazione in merito alle criticità manifestate, non solo da noi ma anche e soprattutto dai revisori dei conti, su di un bilancio che si basa troppo su entrate incerte alle quali sono collegati investimenti altrettanto incerti”.
Il mea culpa. “Eppure il M5S si è dimostrato particolarmente aperto nei confronti dell’amministrazione con idee e progetti per il bene della città e da ultimo fornendo i numeri necessari all’immediata esecutività del piano triennale, numeri dei quali la maggioranza era drammaticamente sprovvista, per un senso di responsabilità verso la città che non può ulteriormente attendere”.
Per quanto riguarda l’imposta di soggiorno, ilM5S ribadisce “il fermo disaccordo. Essa deve servire a finanziare interventi a sostegno delle strutture ricettive, fruizione e valorizzazione beni monumentali, miglioramenti della fruizione delle spiagge ed efficientemente dei collegamenti alle zone balneari, programmazione di rassegne teatrali, mentre dal quanto presentato dall’amministrazione con questo bilancio non si vede minimamente la possibilità di raggiungere concretamente alcuno di questi obiettivi.
Non vogliamo essere solo la città delle sfilate. Vogliamo soprattutto essere la città della cultura e dei servizi.”
Nella nota, il M5S spiega l’uscita dall’aula. In verità del solo Curreri poichè Teresa Bilello era fuori Sciacca. “Non potevamo pertanto sostenere questa impostazione specie dinnanzi ad una amministrazione che prima si dichiara aperta e poi non accoglie le proposte di un’opposizione che ha dimostrato coi fatti concretezza e vicinanza alle esigenze dei cittadini. Se la stessa amministrazione non intende ascoltarci, usciamo dall’aula perché la nostra opinione, così come l’opinione dei migliaia di cittadini che rappresentiamo, evidentemente per il Sindaco Valenti non conta”.
I grillini promettono che continueranno a vigilare “per garantire una trasparenza verso la città e partecipazione alla cosa pubblica che l’amministrazione del “con me il sindaco sei tu” non riesce proprio a fornire.”