DIRETTE TV LAVORI AULA CONSILIARE: CARO PRESIDENTE, MA I SOLDI IN BILANCIO SONO STATI PREVISTI?

Caro Presidente del Consiglio comunale, rileggendo la sua cortese nota di riscontro al nostro articolo sull’ormai consolidato oscuramento dei lavori consiliari, non posso non ritornare sull’argomento.

In particolare, lei intende rassicurare il diritto a seguire i lavori consiliari alla gran parte dei cittadini. E lo fa sottolineando che intende ovviare ad una situazione di oggettiva difficoltà, legata essenzialmente ad infingimenti di natura economica che fino ad ora hanno reso impossibile la ripresa tv del Consiglio comunale e che auspico possano trovare rimedio con l’approvazione del prossimo bilancio.  E ancora: infatti, l’imminente adozione dello strumento di programmazione economica del nostro comune consentirà a questa presidenza, unitamente alla conferenza dei capigruppo, di individuare un numero congruo di sedute consiliari, da scegliersi fra le più importanti nel corso dell’anno, da riprendere televisivamente, al pari di quanto accaduto nel corso delle ultime due consiliature.

La domanda mi appare spontanea: scusi signor Presidente, ma il bilancio è stato già approvato in giunta, esitato dal collegio dei revisori ed è all’esame della Commissione consiliare al Bilancio. E’ possibile che lei non sa se è stato istituito un apposito capitolo e che capienza ha?

Non posso credere, sia per la mia età, sia per l’esperienza maturata nel corso di oltre sei decenni di vita, che lei, nel suo prestigioso ruolo istituzionale, oggi non sia in grado di comunicare la cifra stanziata in bilancio per consentire alla città di seguire i lavori consiliari. Le ribadisco ancora una volta, e io non dirigo un’emittente locale, quindi lungi da essere intaccato di un interessamento di parte, che l’unico mezzo valido, efficace e ad ampia copertura, rimale la diretta Tv, condotta da tecnici professionali, da giornalisti iscritti all’Ordine dei Giornalisti che si assumono in pieno, come da norme di legge.

In verità, a bilancio già stilato, mi sarei atteso una sua risposta meno evasiva, più pragmatica. Una risposta dettagliata che avrebbe innalzato, senza dubbio, la sua autorevolezza nel ricoprire un ruolo istituzionale di prestigio, che è anche di rappresentanza di tutti i consiglieri comunali e dei cittadini. Avrei colto positivamente anche una sua presa di posizione, dura se necessaria, anche nei confronti dell’Amministrazione c0munale nel caso in cui essa avesse, per caso, dimenticato di inserire fondi per consentire di svolgere le riprese televisive. In ultimo, nella sua nota lei cita a sedute “da individuare e scegliersi fra le più importanti nel corso dell’anno”. Sono preoccupato, le sedute da trasmettere in diretta saranno scelte su discrezionalità della classe politica. La stessa che la città vuole vedere all’opera per ogni argomento che riguarda la città. Magari, alcuni argomenti saranno cassati a monte? La democrazia è altra cosa, specie quella che che sbandiera trasparenza e cambiamento. 

Attendo, fiducioso un ulteriore riscontro.

Filippo Cardinale