MONTAGNE DI RIFIUTI A PORTO EMPEDOCLE, SI INVOCA L’AIUTO DELL’ESERCITO

Porto Empedocle è invasa da montagne di rifiuti. Una città che alza la bandiera della resa e chiede l’intervento dell’Esercito. Il sindaco Ida Carmina cerca un’altra ditta che si occupi della raccolta dei rifiuti, chiede aiuto al Prefetto per precettare i netturbini, e addirittura l’intervento dell’Esercito.

Ida Carmina, sindaco di Porto Empedocle, è furibonda: “Nel protrarsi dell’astensione arbitraria dei lavoratori, che è ormai diventata una abitudine, dobbiamo cercare  rimedi”.  “Confido nella possibilità che gli operatori ecologici ammettano ciò che è vero: da quando c’è questa amministrazione, seppur con ritardi e sacrifici – aggiunge il sindaco di Porto Empedocle – sono stati pagati ogni mese”.

Guerra anche con i sindacati. “Ci chiediamo – conclude Umberto Nero della Cisl – come il sindaco pensa di trovare i soldi per pagare un’altra ditta se non ne ha per pagare quelle che sono le legittime assegnatarie dell’appalto. Se soldi non ce ne sono per la “Realmarina” è logico che non ce ne siano per altre ditte a meno che non lavorino gratis”.

Scendono in campo anche i parroci. “Considerato la grave e mortificante situazione creatasi su tutto il territorio cittadino, con l’inarrestabile e devastante degrado crescente, sempre più evidente, progressivo ed umiliante; l’abbandono dei rifiuti ricettacolo di insetti veicolanti pericolose e contagiose malattie epidemiche e l’indifferenza acclarata e palesata nei confronti delle periferie – hanno scritto, in nome e per conto di tutta la comunità ecclesiale empedoclina, don Nicola Salemi, don Girolamo Brunetto, don Giuseppe Pace, don Leopoldo Argento e don Dario Monreale – invochiamo l’intervento del prefetto di Agrigento, del sindaco del Comune di Porto Empedocle, nonché di tutta la deputazione nazionale e regionale agrigentina e di tutta la classe politica ed economica territoriale, affinché si facciano materialmente e concretamente carico di tale preoccupante situazione, non facendola ulteriormente degenerare e adoperandosi per la soluzione, anche con l’adozione di provvedimenti straordinari, urgenti ed innovativi”.

Di fatto, i preti chiedono “l’assoluto rispetto di tutti gli oneri contrattuali assunti con i lavoratori (pagamento di ogni e qualsiasi spettanza arretrata e garanzia della corresponsione dei pagamenti correnti e futuri), il  ripristino senza ulteriore indugio del servizio di raccolta dei rifiuti, assicurando la pulizia di tutti i quartieri, lo spazzamento quotidiano di tutte le strade e loro lavaggio periodico, il taglio dell’erba e la di disinfestazione di tutto il territorio”.

(Foto di Agrigentonotizie.it)