L’EX CHIESA DELLO SPASIMO RITORNERA’ FRUIBILE COME PINACOTECA?

Uno dei gioielli architettonici e storici più interessanti della città vede accendere i riflettori dell’interesse delle istituzioni ad un suo recupero e uso. E’ l’ex chiesa Santa Maria dello Spasimo, in via Vittorio Emanuele, parte attigua all’edificio monumentale Tommaso Fazello.

Una storia lunga quella dell’ex chiesa dello Spasimo, prima luogo sacro, ampliata nel 1632,  poi ristrutturata nel XIX secolo, mentre nel “900 divenne sezione della Corte di Assise di Agrigento. Poi venne chiusa e lasciata al degrado. Ma ha subito, negli anni precedenti, interventi di riqualificazione con fondi pubblici. Oggi necessita di ulteriori interventi a completamento della ristrutturazione interna. Il tetto, cadente, è stato interamente ristrutturato.

Nel marzo 2014, gli amministratori del tempo (sindaco Fabrizio Di Paola, l’assessore ai Lavori Pubblici Ignazio Bivona e l’assessore ai Beni Culturali Salvatore Monte) comunicarono la conclusione positiva dell’iter che ha portato al riconoscimento di “bene di interesse culturale” dell’ex chiesa di Santa Maria dello Spasimo, con decreto legislativo numero 42 del 2004”.

“E’ il risultato – dichiararono – di una interlocuzione con la Sovrintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Agrigento i cui funzionari sono venuti a Sciacca a verificare le caratteristiche storiche e architettoniche del bene monumentale”.

Oggi, il magnifico edificio non è fruibile, e la splendida facciata, portale e portone,  sono velati da ombrelloni di un’attività commerciale. Ma l’attenzione sul monumento si è accesa di colpo con l’obiettivo del recupero e riuso del medesimo e pare stia avendo una forte accelerazione.

L’ex chiesa è del FEC (Fondo edifici di culto), organismo del Ministero dell’Interno. Il Consiglio di Amministrazione del Fec deliberò il 28 novembre del 2016, su richiesta del Comune, di concedere il bene in uso gratuito per 19 anni per uso pubblico e nello specifico, per “un polo scolastico e culturale, finalizzato ad attività di servizi e di produzione culturale e turistica”. A suo tempo fu inviato al Cda del Fec un progetto.

A quanto pare, la volontà dell’Amministrazione comunale è quella di utilizzare l’ex chiesa di Santa Maria dello Spasimo per uno spazio museale mirato ad ospitare i preziosi quadri che si trovavano all’interno della chiesa e che oggi sono ospitati nella sede della Prefettura di Agrigento.

Anche il Soprintendente di Agrigento, Gabriella Costantino, sarebbe in linea con l’idea dell’Amministrazione comunale e avrebbe sollecitato il sindaco a intervenire presso il Ministero dell’Interno per far mutare al FEC la destinazione di sala polifunzionale a spazio per esposizione museale, unica soluzione per far ritornare i preziosi quadri nella loro sede di origine. Sede che, attualmente, abbisogna di importanti interventi di restauro.

Filippo Cardinale