INCONTRO NEOCATECUMENI CON PAPA, DUE PULLMAN DI SACCENSI (fotogallery)

Oltre centomila persone provenienti da 134 Paesi di tutto il mondo si sono ritrovati a Tor Vergata, nella periferia di Roma, per l’incontro con Papa Francesco in occasione dei 50 anni del Cammino neocatecumenale. Molti i giovani che hanno scelto di andare in missione per portare il Vangelo nel mondo.

La missione è la “priorità” della “Chiesa oggi”. E per essere missionaria la Chiesa deve essere “svincolata da potere e denaro, libera da trionfalismi e clericalismi”, deve essere “sorella dell’umanità” evitando il “proselitismo”, e deve “amare le culture e le tradizioni dei popoli, senza applicare modelli prestabiliti”.

Davanti a oltre 100mila membri del movimento provenienti da tutto il mondo, papa Francesco ha benedetto le croci e consegnato ai responsabili 34 nuove missio ad gentes che porteranno il Vangelo nelle varie parti del mondo. Inoltre, il Papa ha inviato alcune comunità delle parrocchie di Roma a portare la loro missione di fede e di aiuto nelle periferie della capitale.

Il fondatore Kiko Arguello è spagnolo e il Cammino è nato nelle periferie di Madrid. All’evento, animato dal fondatore hanno partecipato 16 cardinali e una novantina di vescovi.

Nel suo discorso, interrotto più volte dagli applausi, papa Francesco si è detto “felice” dell’incontro e ha ringraziato Dio e i presenti per “il ‘sì’ che avete detto, per aver accolto la chiamata del Signore a vivere il Vangelo e ad evangelizzare”. “Un grande grazie” poi lo ha rivolto “anche a chi ha iniziato il Cammino neocatecumenale cinquant’anni fa”. E poi “un grazie importante” a quanti stanno per andare in missione. E a questo proposito il pontefice ha voluto appunto dire qualcosa “sulla missione, sull’evangelizzazione, che è la priorità della Chiesa oggi”. Lo ha fatto prendendo spunto da un versetto del Vangelo di Matteo, quando Gesù dice: “Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli”.

Il Cammino Neocatecumenale è presente nei cinque continenti. A Sciacca il Cammino neocatecumenale è attivo da decenni. Tantissime le comunità che lo compongono, ma soprattutto è sempre vivo il ricordo del parroco della chiesa del Carmine che ha dato “anima e corpo” per seguire il Cammino e le comunità. Da Sciacca sono partiti alla volta di Tor Vegata due pullman.

Filippo Cardinale