O SONO PICCOLI, O I SACCENSI MANGIANO TROPPO. TANTA CONFUSIONE AL VIA DEL PORTA A PORTA
E’ evidente che il porta a porta nella sua fase iniziale ha bisogno di essere rodato. A Sciacca la differenziata non è spinta, si riduce in tre modalità e ciò dovrebbe essere abbastanza facile da apprendere. Non c’è dubbio che la forte accelerazione al via del porta a porta ha fatto venire meno i “ragionevoli” tempi di assimilazione, o meglio ancora di una campagna di comunicazione più capillare. Ciò avrebbe dovuto effettuarsi con sostanziale anticipo dei tempi.
Ma ormai il dado è tratto, con evidenti disfunzioni, interpretazioni, aggiustamenti da apportare. Gli orari di ritiro della spazzatura non sono ancora a regime. Moltissimi cittadini lamentano ciò. Altri definiscono troppo piccolo il mastello dell’umido. Forse è vero per le famiglie numerose. “E ancora deve cominciare la stagione delle angurie”, chiosano diversi cittadini.
Sta di fatto che le foto che ci giungono in redazione palesano una serie di inconvenienti che devono essere necessariamente risolti. Ci sono palazzine dove i condomini sono diversi. Davanti al portone d’ingresso si vedono file di mastelli che, davvero, non presentano funzionalità. Ci sono foto che testimoniano che l’umido abbonda e non è contenuto tutto all’interno dei mastelli.
Ci sono tantissimi condomini, specie alla Perriera, che ancora devono decidere l’area in cui far stazionare i grandi contenitori. Ci sono anche evidenti casi di gente che ancora ha capito poco. Come, del resto, ci sono casi di cittadini che hanno difficoltà a muoversi e sono costretti a salire e scendere le scale per depositare all’esterno i contenitori.
Molto probabilmente, l’Amministrazione comunale e le ditte della raccolta rifiuti devono trovare un punto di convergenza, di sinergia, di condivisione di alcune necessità che sono evidenti. Nel contempo, serve anche una severa lotta contro chi se ne frega delle regole.
Filippo Cardinale