DA DOMANI INIZIA RACCOLTA FIRMA “STOP AL RANDAGISMO”. LA SOLUZIONE DI MIZZICA

Inizia domani mattina (ore 10 30) dal Centro Commerciale il Corallo, in via Allende alla Perriera, l’iniziativa del movimento Mizzica per la sottoscrizione “Stop al randagismo”. Sarà l’occasione per Mizzica di illustrare il loro progetto per superare il fenomeno del randagismo. Non solo randagismo, ma gli attivisti di Mizzica colgono l’occasione per parlare anche delle varie tematiche che riguardano il quartiere della Perriera.

L’iniziativa di Mizzica prevede anche un tour per la città, per i vari quartieri, per incontrare i cittadini.

L’idea di Mizzica è quella di un’evoluzione del canile comunale, preferendo il rifugio che abbia lo scopo, attraverso l’erogazione di servizi a 360 gradi, del reinserimento dei cani nel tessuto urbano. Reinserimento per quelle tipologie previste dalla normativa, e cioè esclusi cuccioli, cani provenienti da sequestro a privati, cani particolarmente pericolosi.

IL FENOMENO AD OGGI A SCIACCA: DATI E COSTI

Per Mizzica, “il randagismo  nasce oggettivamente dall’incuria dell’uomo verso gli animali: esso rappresenta un grave problema per gli animali coinvolti che, in genere traumatizzati dall’abbandono o nati da soggetti in libertà, sono costretti a una vita di stenti vagando nella città e nel territorio, esposti a continui pericoli, tra cui gli incidenti stradali, e rappresentando spesso un vero rischio anche per l’incolumità pubblica”.

Secondo la stima di Mizzica, oggi a Sciacca ci sarebbero 300 unità di cani randagi, in alcuni casi microchippati e già sterilizzati dal servizio sanitario provinciale.  Attualmente, oltre 200 cani sono ospitati presso strutture di canili rifugio in Sciacca, S. Margherita e Ribera.  Strutture private con le quali dagli anni novanta il Comune stipula periodicamente convenzioni per l’alloggio dei cani catturati e altri servizi inerenti la loro custodia.

La  spesa totale nei 275 giorni di appalto è di € 192.946, dei quali: € 109.607,85 per il canile Multiservice Bono di Sciacca; € 13.587,75 per il canile della Ditta Acquisto di Ribera; € 69.750,45 Ditta Ciupei di Santa Margherita Belice. Si evince, inoltre, che, per i servizi dì custodia e mantenimento, il costo unitario giornaliero a cane è di € 2,70, moltiplicato per il numero dei cani detenuti al momento della stipula nella struttura di riferimento.

 

 

“Il vero gap delle amministrazioni del recente passato, che sembra essere connaturato anche all’attuale, è la mancanza di una campagna programmata, di interventi risolutivi congegnati e studiati, per una sinergia di attività che mirino alla risoluzione vera del fenomeno dilagante del randagismo”, sottolinea il movimento Mizzica.

 

LA SOLUZIONE DI MIZZICA. Non è un canile, dove “depositare” l’ennesimo randagio sequestrato, ma una struttura dinamica e ricca di servizi, che funzioni, non in alternativa all’attività delle istituzioni, ma in collaborazione diretta e costante con esse. Una struttura dove effettuare servizi basilari, dalla sterilizzazione alla microchippatura, in supporto alla struttura comunale esistente, o il controllo delle nascite in collaborazione con l’ufficio veterinario competente, attuata all’interno del rifugio e con la disponibilità dei veterinari volontari; dove gestire una vera e costante campagna di affidi, in concerto con altri rifugi in tutto il territorio nazionale; servizi per ammortizzare i costi di gestione, tipo pet-terapy, pensione e cimitero per cani; una struttura oasi dog, capace di dare spazi attrezzati per cani con padrone, liberi di muoversi senza guinzaglio e senza museruola; servizio di inserimento dei cani microchippati e sterilizzati sul territorio, come cani di quartiere (1-2 al massimo); una struttura che, attraverso il lavoro di associazioni sul territorio, conduca azioni di sensibilizzazione e di educazione al rispetto degli animali, per il contrasto dell’abbandono e del verificarsi di azioni limite come l’avvelenamento degli animali, oggi purtroppo sempre più spesso perseguito a Sciacca”.

 

 


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