INAUGURATO IL “GIARDINO DEGLI ULIVI”. LODEVOLE INIZIATIVA DEL ROTARY (fotogallery)

E’ stato inaugurato e benedetto oggi pomeriggio alle 18:30 il “giardino degli ulivi” ricavato nello spazio antistante alla chiesa della B.V.M. di Loreto. L’ampio spazio è stato arricchito con ulivi, siepe di alloro, piante di rosmarino e lavanda. La lodevole iniziativa del Rotary Club di Sciacca, in sinergia con il Comune di Sciacca, non ha il solo scopo di rendere l’ambiente più bello e addolcire il gran volume di cemento armato della chiesa. Sarebbe molto riduttivo. L’essenza sta nel trasmettere un messaggio alla città che è quello del rispetto e della tutela dei luoghi pubblici. Rendere bella, vivibile, la città dipende anche dal grado di affetto che ogni cittadino le riversa. Più si degrada, si vandalizza, più brutta è la città. Più si ama, si rispetta, si contribuisce anche con un semplice gesto, più la città diventa bella. Anche il semplice gesto di non sporcare la città, rende stessa più bella e accogliente.

“Questo mosaico ci vede attendere ulteriori sviluppi”, ha detto don Gino Faragone aggiungendo: “Siamo abituati a tempi biblici, lunghi, di interminabile attesa. Ma questo è un giorno di ringraziamenti, non doverosi, ma di più”. Il riferimento all’iniziativa volontaria del Rotary è evidente. Un tassello al lunghissimo mosaico che ha visto don Gino Faragone e i parrocchiani davvero in un viaggio quarantennale lungo un deserto arido, quello della burocrazia che ha esteso i tempi della realizzazione della nuova chiesa a prova di Giobbe. Ma il lungo cammino, sorretto dalla fede, dalla speranza, ma soprattutto dell’instancabile impegno di don Gino Faragone, oggi vede anche il tassello dell’abbellimento, del rispetto all’ambiente.

“Penso che sia giunto il momento di cambiare- ha detto Franco Raso presidente del Rotaru Club di Sciacca- e ognuno di noi si deve fare responsabile della cosa pubblica come se fosse propria. E’ questo giardino, che da oggi diventa bene pubblico, deve essere inteso spazio di tutti e da tutelare”.

L’appello del sindaco Francesco Valenti è ricolto “a considerare il bene pubblico come bene di tutti ed essenziale. L’iniziativa di oggi è meritoria di ogni apprezzamento perché si attrezzata e resa bella un’area della comunità. Un’area che simbolicamente diventa importante non solo perchè è antistante alla chiesa ma anche per la scelta delle piante collocate. Evoca la Bibbia e ci spinge a considerarlo come luogo di riflessione, evoca la pace per via del significato dell’ulivo, richiama alla memoria la forza, la durata nel tempo”.

La scelta delle piante, molti ulivi, non è a caso. Il progetto è stato curato dall’agronoma saccense Daniela Calafatello ed è stato realizzato dalla ditta Archigreen di Gaspare Ciaccio con l’aiuto dei soci rotariani di Sciacca. L’ulivo è una pianta secolare, forte, ma anche portatrice di un messaggio di pace. Un messaggio di pace sociale e politica, anche, di cui la città ha tanto bisogno. Lo spazio creato non è solo della chiesa, è di tutti. Un bene comune a beneficio della collettività. Un luogo anche di riflessione per una società che non riflette più e sfoga la propria rabbia spesso sui social, dimenticando il magnifico dono della parola che Dio ha donato per consentire il valore della fratellanza, della vicinanza al prossimo. Basta rileggere il Comandamento cardine della legge passata a Mosè.

Il Rotary Club  di Sciacca ha aderito all’iniziativa promossa dal proprio presidente internazionale Ian Riseley che prevede l’incremento del patrimonio boschivo-floreale mondiale mediante la piantumazione di un albero per ogni socio rotariano. Con oltre 1.200.000 soci in tutto il mondo, il Rotary International cercherà di contribuire, in tutto il pianeta, al miglioramento della sostenibilità ambientale ed rendere più vivibili ed accoglienti le nostre città.

Filippo Cardinale

Foto del Corrieredisciacca.it