LA “INDECENZA URBANA” DI PALAZZO S.GIACOMO-TAGLIAVIA

La sezione di Italia Nostra di Sciacca ha preso carta e penna e dopo la vicenda dei contatori idrici montati sulle facciate degli antichi palazzi del centro, ha acceso i riflettori sulla situazione del palazzo San Giacomo-Tagliavia, immobile di grande pregio architettonico e storico che sorge in piazza Friscia e si affaccia anche sulla via Licata e su corso Vittorio Emanuele.

Italia Nostra chiede l’intervento del sindaco di Sciacca e della Soprintendenza per risolvere una situazione definita di “indecenza urbana” che si perpetuava nella facciata neogotica del palazzo. In particolare, ci si sofferma sul telo reggi-intonaco di colore azzurro sotto un balcone che da anni fa mostra di se.

Italia Nostra aveva sollecitato l’intervento delle Amministrazioni Comunali precedenti e la Soprintendenza ai BB.CC.AA. affinché intimassero i proprietari ad intervenire e porre fine allo scempio, secondo quanto previsto dall’ art. 30 comma 3 del Codice dei Beni Culturali, ma tutto è stato inutile. Anzi, la situazione è peggiorata. Non solo il telo reggi-intonaco è ancora al suo posto, ma addirittura “è stata realizzata – si legge nella lettera – una orribile struttura in ferro a protezione dell’entrata della sottostante farmacia, che si assomma alla ormai perpetua struttura para-sassi che, partendo dall’angolo del prospetto est interessa tutto il prospetto nord del palazzo”.

Per l’associazione, “uno dei palazzi più storici e di valore artistico della nostra città è diventato la dimostrazione dell’ incuria e dell’insensibilità da parte di privati nei confronti del nostro patrimonio culturale. La facciata del Gravanti, tra i monumenti più fotografati dai turisti è diventata l’emblema della scempio e una delle cose più indecorose della nostra città”.

Si chiede un intervento delle autorità per intimare ai proprietari interessati di intervenire affinché venga ridato decoro e sicurezza alla facciata in questione.

Giuseppe Recca