VELLA, IL MAGISTRATO “A TUTTO CAMPO”
Il magistrato Salvatore Vella, fresco di nomina a Procuratore Aggiunto della Procura della Repubblica di Agrigento, su decisione unanime del Plenum del Consiglio Superiore della Magistratura, è un inquirente “a tutto campo”. Leggendo le 16 pagine della motivazione che condotto alla scelta di Salvatore Vella, che ha prevalso su altri due colleghi, sulla rigorosa valutazione basata rigidamente su parametri di merito e attitudini, appare ben chiaro l’alto valore di esperienza ventennale del magistrato. Un curriculum senza ombre, luminoso, costruito su meriti e attitudini che non comunemente si riscontrano.
Sedici pagine per valutare quello che, quasi con uno slogan, il Plenum definisce magistrato “a tutto campo”. Un’espressione per sintetizzare la vasta esperienza accumulata da Vella, considerato il “candidato più idoneo, per merito e attitudine, al conferimento dell’incarico”.
Un magistrato “serio, laborioso e dotato di elevate capacità professionali tra cui si segnalano, in particolare, la non comune preparazione tecnico-giuridica e la adeguata capacità di organizzazione professionale del proprio e dell’altrui lavoro”. Vella è un magistrato che ha un intuito investigativo non comune. Chi lo conosce e ha avuto modo di vederlo operare, seguendo giornalisticamente e in aula giudiziaria nella fase dibattimentale, si rende conto che le sue indagini sono ancorate in maniera tale che difficilmente l’impianto accusatorio costruito accusi pecche.
Basta pensare all’operazione Face Off, che ha visto condannare fino al terzo livello di giudizio la famiglia mafiosa di Santo Stefano di Quisquina. Ma l’elencazione dei procedimenti importanti è davvero lunga ed è contenuta nella motivazione di 16 pagine. Operazioni di altissimo livello che spaziano in settori diversi, “a tutto campo”, dunque. Vella è valutato dal Plenum come magistrato che è stato titolare di procedimenti “che hanno avuto ad oggetto le più svariate materie, taluni dei quali di difficile soluzione, e che hanno consentito al medesimo di acquisire ampia conoscenza del vasto panorama di illeciti penali”.
Nella valutazione del Plenum sono riportate diversi procedimenti condotti da Vella, dal campo della mafia ai reati contro la Pubblica Amministrazione, dall’immigrazione a reati sessuali e a tutela delle fasce deboli.
In particolare, a Vella vengono riconosciute l’ampia esperienza maturata nel settore requirente, le funzioni direttive di fatto svolte presso la Procura della Repubblica di Sciacca, la collaborazione con la Dirigenza dell’Ufficio ed in particolare il ruolo di vicario del Procuratore della Repubblica di Agrigento che sta svolgendo da quasi un anno, il ruolo di Coordinatore dei gruppi di lavoro specializzati dell’Esecuzione penale e dei VPO svolti da maggio 2017 presso la Procura della Repubblica di Agrigento.
Salvatore Vella svolge da quasi venti anni funzioni di pubblico ministero “ed ha maturato una approfondita conoscenza dei fenomeni criminali di diverse zone della Sicilia avendo lavorato presso le Procure di Sciacca, Palermo, Marsala ed Agrigento. Particolarmente approfondita è la conoscenza del territorio agrigentino”.
Verrebbe voglia di pubblicare integralmente le 16 pagine della motivazione che ha indotto il Consiglio Superiore della Magistratura a conferire la nomina di Procuratore Aggiunto a Salvatore Vella. Ma richiederebbero uno spazio molto ampio.
Al nuovo Procuratore Aggiunto della Procura di Agrigento, l’editore, il direttore responsabile e la redazione del Corrieredisciacca.it formulano sinceri auguri con la consapevolezza che la prossima valutazione del CSM sarà ancora più ricca di motivi improntati sul merito e l’attitudine, elementi fondanti di un giovane magistrato dal fortissimo fiuto investigativo e che incanala le sue indagini sul solco della correttezza.
Filippo Cardinale