“AUTARCHIA NELLA GESTIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE”. DURO ATTACCO DEL CENTRODESTRA. NIENTE TV SULL’AUMENTO DELLA TARI
“Non possiamo che definire irrispettoso l’atteggiamento di questi ultimi giorni rivolto alla opposizione consiliare da parte della attuale amministrazione e soprattutto da parte del presidente del Consiglio. E, forse, dire irrispettoso è poco”. Parte l’attacco dei consiglieri comunali Giuseppe Milioti, Calogero Filippo Bono, Salvatore Monte, Pasquale Bentivegna, Silvio Caracappa, Lorenzo Maglienti e Gaetano Cognata, alla Presidenza del Consiglio comunale, oltre che all’Amministrazione comunale.
Il campo di battaglia è la seduta del prossimo 26 marzo sul tema dell’aumento della TARI. Un argomento che interessa il bilancio delle famiglie saccensi.
“Una seduta convocata in barba agli accordi presi in occasione di una conferenza dei capigruppo”, chiosano i consiglieri del centrodestra. Il fatto è questo: la commissione bilancio in maniera corretta e responsabile ha già reso parere in anticipo sulla proposta. A far saltare i nervi al centrodestra è la decisione del Presidente del Consiglio comunale di anticipare di due giorni la seduta consiliare. “Una consultazione superficiale fatta solo ed esclusivamente con alcuni consiglieri comunali, non avendo neanche interpellato il gruppo di Forza Italia e senza aver dato peso alle innumerevoli assenze giustificate pervenute da parte di alcuni consiglieri comunali”, sostengono i consiglieri del centrodestra. “Un diktat da parte dell’amministrazione Valenti. Assente totalmente dal panorama l’assessore ai rapporti con il consiglio comunale Filippo Bellanca”. Ciò significa un “addio alla correttezza dei rapporti nei confronti dell’opposizione. Procedere senza coinvolgimento è ormai la pratica abituale di questa Amministrazione e della Presidenza del consiglio”.
“La gestione malsana della convocazione e gestione del consiglio comunale deve indurre ad una seria riflessione. Il sindaco snobba il consiglio e prende sottogamba innumerevoli temi che andrebbero meglio argomentati proprio in consiglio: primo su tutti la vicenda randagismo”, rimarca il centrodestra, aumentando la dose dell’attacco giudicando “che questa gestione consiliare ci induce a pensare che non ha più senso prendere parte alle conferenze dei capigruppo se poi non si prendono decisioni in maniera collegiale così come non ha senso partecipare ad un consiglio comunale così importante senza la presenza delle Tv, sempre garantita in passato quando c’erano argomenti importanti e senza il rispetto di chi ne fa parte”.
Appare evidente “l’inadeguatezza anche relativamente alla gestione di un semplice civico consesso. Altro che cambiamento, sarete ricordati oltre che per aver aumentato le tasse vertiginosamente anche per la mancanza di rispetto del ruolo dei consiglieri comunali che rappresentano la città”, concludono i sette consiglieri comunali.