ASSOCIAZIONI ANIMALISTE: “MAI PRIMA D’ORA CHIAMATI ALLA REGIONE”

Intervento della Confederazione Associazioni Animaliste Sicilia oggi dopo la riunione svoltasi a Palermo e convocata dal Presidente della Regione Nello Musumeci con i responsabili degli enti di tutela e delle associazioni animaliste siciliane per affrontare il tema randagismo, anche sull’onda dello sdegno provocato nell’opinione pubblica nazionale dalla strage di randagi avvenuta a Sciacca nei giorni scorsi.

Per la CAA Sicilia era presente il presidente Salvatore Libero Barone: “Siamo contenti di essere stati invitati a questa riunione conoscitiva – dice – dove abbiamo notato la disponibilità all’ascolto del presidente Musumeci, un fatto importante dal momento che mai prima di adesso una regione, con la sua massima espressione, aveva convocato le associazioni animaliste, oltre ai dirigenti veterinari, per un confronto che non si è svolto secondo la logica del “noi parliamo e voi ascoltate”, ma ha dato ampio spazio a chi vive giornalmente sul campo il problema e “dà voce a chi non ha voce” , per capire quali sono le reali criticità e le proposte di possibili soluzioni, e con la volontà ulteriore di realizzare una fattiva collaborazione, cosa che, a nostro avviso, rappresenta sicuramente il modo più intelligente per contrastare e arginare il fenomeno randagismo, avendo come finalità congiunte il benessere degli animali e delle persone”.

“Al termine della riunione – ricorda Barone – ci siamo salutati con l’impegno di rivederci il più presto possibile, per ridiscutere come agire praticamente nell’immediato, anche perchè la volontà di questa amministrazione regionale, pare essere assolutamente quella di affrontare il fenomeno in questione con serietà, soprattutto partendo dall’applicazione delle leggi, in particolare della legge regionale 15/2000, in rapporto alla quale il presidente Musumeci ha chiesto il parere delle associazioni presenti circa l’esigenza di una modifica della stessa. L’assemblea ha concordato sulla bontà della legge, che quindi va semplicemente perfezionata da circolari applicative, e soprattutto, attuata visto che il problema fondamentale – sottolinea Barone – è stato averla del tutto disattesa”.


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