ASSOCIAZIONI ANIMALISTE A SCIACCA PER SOLLECITARE LA REGIONE A CREARE ADEGUATE STRUTTURE PER I RANDAGI
Tutte le associazioni animaliste si sono date appuntamento a Sciacca per manifestare contro la “latitanza delle istituzioni che permettono con le loro inadempienze nei confronti della legge il diffondersi di violenze e uccisioni nei confronti dei cani randagi”. L’appuntamento è per domenica 25 febbraio in piazza Scandaliato.
Le associazioni animaliste protestano non solo per la strage di 30 cani avvelenati avvenuta a Sciacca, ma contro un fenomeno che, purtroppo, si manifesta in più parti della Sicilia. La Caa Sicilia (Condeferazione Associazioni Animaliste Sicilia) evidenziano un fenomeno criminoso nei confronti dei cani randagi che nei giorni scorsi si è manifestato a Noto, Rosolino, Castelvetrano. “Purtroppo la situazione di criticità che non riguarda solo Sciacca ma l’intero territorio siciliano, ha varcato ogni limite di sopportazione e decenza- afferma il presidente Salvatore Libero Barone-. Il nuovo governo regionale, sul quale riponiamo la nostra massima fiducia, prenda in debita considerazione le istanze di cittadini e associazioni animaliste, che ormai stanche e avvilite da episodi incresciosi perpetrati continuamente e costantemente impuniti e stanchi dall’assenza delle istituzioni, auspicano un cambiamento radicale nel segno della collaborazione, che possa ridare dignità ai nostri amici a quattro zampe che meritano rispetto e ben altra sorte.”
La Caa Sicilia ha inviato una lettera al presidente della Regione Nello Musumeci ricorda i principi della legge a tutela degli animali d’affezione e della lotta al randagismo (legge quadro n. 281 del 14 agosto 1991). Si chiedono come mai in Sicilia “questi principi sono rimasti solo sulla carta e assistiamo impotenti ad uccisioni, avvelenamenti, abbandoni, impiccagioni di poveri innocenti animali”.
“Purtroppo questi ignobili e criminali gesti, che rappresentano un rischio non solo per gli animali ma anche per le persone, in particolare i bambini, non sono altro che il risultato della quasi totale inerzia delle istituzioni relativamente alla lotta al randagismo e alla tutela animale”.
Nella lettera inviata al Presidente della Regione si evidenzia “quotidianamente la presenza di numerosi cani randagi e di cagne non sterilizzate”. Una causa questa che risiede nella “mancata attuazione dei piani di controllo delle nascite, come previsto dalla vigente normativa e che porta ad un aumento esponenziale del fenomeno del randagismo, che ha raggiunto proporzioni preoccupanti”.
In tutta la Sicilia ci sono solo pochi canili pubblici, mentre in quasi tutto il territorio i comuni devono fare convenzioni con canili privati, “che troppo spesso, a fronte di costi molto alti per la collettività, non sono neppure in grado di garantire il benessere degli animali, divenendo dei veri e propri lager. Ci sono, inoltre, pochi rifugi sanitari e quelli esistenti sono per lo più privati. Le poche strutture esistenti sono peraltro stracolme e i nostri cani continuano ad essere trasferiti in massa in altre regioni”.
Alla manifestazione di domenica prossima hanno aderito finora Caa Sicilia, Animalisti Italiani Onlus, Anta Onlus, Enpa, Iapl Italia Onlus, Lav, Lndc Animal Protection, Leidaa, Lida, Meta, Oipa, Ugda,Aristogatte, Felici Nella Coda, I Canuzzi Onlus, L’altra Zampa, Nel Mondo Di Peggy, Randagioioso, Save The World, Tutti Per Fido, Upa.