SINDACO VALENTI: “MI HANNO AUGURATO DI MORIRE CON I MIEI FIGLI”

Come abbiamo scritto in un precedente articolo, la vicenda della morte dei cani randagi, avvelenati da sconosciuti, ha creato un grave clima di odio nei confronti delle autorità pubbliche cittadine. Le accuse nei confronti degli amministratori, ritenuti responsabili del gesto sconsiderato di qualcuno, non sono passate inosservate. I post pesantissimi pubblicati da ogni parte d’Italia hanno anche leso l’immagine dell’intera città.

Il sindaco, Francesca Valenti, sulla sua pagina istituzionale di Facebook oggi pubblica una riflessione, in cui parla del suo amore per gli animali e reagisce amareggiata a quanto sta accadendo. Annuncia, inoltre, querele nei confronti degli autori di minacce e offese. 

Pubblichiamo il post: 

Un delinquente spregevole ha avvelenato cani randagi: insulti al Sindaco!
Orde di sedicenti amanti degli animali fanno a gara nel lanciare gli strali più avvelenati.
Un delinquente spregevole avvelena i cani e coloro che si professano civili, sensibili e, quindi, indignati si prodigano ad avvelenare una regione, una città, una comunità, una persona che non conoscono affatto.
In queste ore mi è arrivato di tutto, anche l’augurio di morire insieme ai miei figli…
Chi ama gli animali non può non rispettare gli uomini. Tanti messaggi privi di un elemento ineludibile: l’umanità.
Non sono colpevole e non intendo scusarmi.
Ho provato un enorme dispiacere nel vedere la foto della strage che, tuttavia, non avrei potuto immaginare e prevenire.
Sono cresciuta in una famiglia di cui un componente è sempre stato un cane; sono stata educata da una madre che curava i randagi feriti; ho pianto la morte di Fufi, di Nerina, di Schul, di Ula, di Cruiff, di Ulisse…..; hanno avvelenato la mia cagnetta una fredda notte d’inverno, perché abbaiava, e hanno ucciso davanti ai miei occhi un cane randagio che avevamo adottato, perché immaginato aggressivo….
Chi siete voi per scrivere, minacciare, maledire? Chi vi dà il diritto di parlare contro una persona che non conoscete?
Quello che è successo ai poveri cani non deve più succedere. Stiamo facendo e faremo del tutto per tutelare gli animali e ciò non per fare un favore a qualcuno o per timore, ma per dovere e per rispetto della mia città nonché di me stessa e della mia storia.
Peraltro, è evidente che ho l’obbligo di tutelare la dignità e l’immagine della mia città e dei miei concittadini nonché della mia persona e della mia famiglia. Pertanto denuncerò sia gli ignoti autori del delitto, sia i noti autori degli improperi e delle minacce”.


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