CANI UCCISI, CONDANNA DELL’AMMINISTRAZIONE. INVITO AD EVITARE RISCHI CREAZIONE BRANCHI

Presi di mira stamattina da alcuni animalisti, che con fervore e animosità difendono il diritto dei cani senza padrone ad essere assistiti, gli amminustratori comunali parlano dell’episodio di Muciare come di “gesto di inaudita crudeltà”.

Il sindaco Francesca Valenti e l’assessore all’Ecologia Paolo Mandracchia condannano l’uccisione dei cani avvenuta in un’area privata e con l’utilizzo di esche avvelenate. Sull’episodio è stata redatta una relazione del servizio veterinario dell’Asp e della Polizia Municipale, inviata all’autorità giudiziaria per i relativi accertamenti. “Ci auguriamo – continuano il sindaco Valenti e l’assessore Mandracchia – che si dia un volto ai colpevoli e che questi gesti orribili non debbano ripetersi. Chiediamo anche ai cittadini di attenersi scrupolosamente alle norme del regolamento comunale che vietano l’ammassamento di cani randagi e, quindi, la creazione di branchi che sono molto pericolosi per la pubblica incolumità”.

Si fa riferimento, in particolare, all’articolo 42 del regolamento sul “Benessere degli animali”, quando si parla più specificatamente di “somministrazione di cibo a cani randagi”. “Il Comune di Sciacca – concludono il sindaco Valenti e l’assessore Mandracchia – è impegnato contro il randagismo, con interventi consentiti dalle leggi tramite la cattura degli animali pericolosi e la loro detenzione e cura in strutture specializzate.

L’Ente, per assicurare tale servizio, ogni anno impegna circa 300 mila euro. Il Comune è anche al lavoro per la realizzazione di un rifugio nel proprio territorio, la cui gestione si pensa di affidare direttamente alle associazioni animaliste riconosciute ed iscritte all’albo regionale”.


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