QUESTA E’ L’IGIENE DELL’OSPEDALE

Ci sono fatti il cui impatto visivo provoca sconcerto, rabbia, voglia di lasciare un paese in cui il bene pubblico e’ preda dell’inefficienza ma anche della inciviltà delle persone. Quelle stesse persone che poi sono sempre pronte a criticare di vivere in un paese “di merda”, dimenticando che la,producono anche loro.

Viene rabbia e sconcerto nel constatare che l’ospedale ha zone franche trasformate in discariche, in zone malsane. Scene come quella immortalata nella foto, scattata ieri, nella scala al secondo piano che porta al reparto di Medicima, non trovano giustificazione alcuna e nutrono la convinzione che chi ha responsabilità all’interno della struttura sanitaria elude ogni forma di controllo anche sull’aspetto sanitario, visto che comunque riguarda l’igiene che dovrebbe essere garantita in un posto come l’ospedale.

Sorge il sospetto che ben pagati direttori frequentino solo limitate zone della struttura ospedaliera, eludendo controlli più ampi.

La scena horror che presenta l’ospedale è che gli ascensori non funzionano e che cittadini, pazienti, medici, infermieri, sono costretti a usare le scale. Fare moto anche salendo le scale a piedi fa bene, ma assistere allo schifo ripreso nella foto è una ferita che fa venire vergogna di vivere in questa città dove le parole abbondano e i fatti sono solo sogni di una realtà che non esiste.

Lo schifo accumulato per le scale è la palese prova che non esistono i controlli, esiste, invece, l’indifferenza di chi dovrebbe espletare i compiti per cui riceve stipendi con soldi pubblici.

Mi si consenta ancora un altro rigurgito di schifo. L’ospedale è una struttura dell’Asp, la stessa azienda che è (giustamente) rigorosissima se trova un granello di polvere negli esercizi come bar e ristoranti, mentre chiude occhi, orecchi e bocca quando deve verificare dentro casa sua.

Filippo Cardinale