SCADE IL PROSSIMO 31 GENNAIO IL PAGAMENTO DELLA POLIZZA ASSICURATIVA PER LE CASALINGHE

 Scade il prossimo 31 gennaio 2018 il termine ultimo per il pagamento della polizza assicurativa per le casalinghe stabilita dalla legge n. 493 del 3 dicembre 1999. Lo scopo è la tutela dagli incidenti domestici gravi, che colpiscono in contesto famigliare e possono provocare invalidità permanenti o decesso.

In Italia ogni anno in casa avvengono 3 milioni e mezzo di incidenti domestici e si registrano 8.000 decessi. Cifre esorbitanti, che richiedono una particolare attenzione. Ecco il motivo per cui lo Stato ha stabilito la necessità di una polizza destinata alle casalinghe che nello svolgimento dei lavori domestici corrono molti rischi per la salute e per la propria vita.

Si tratta di una normativa che prevede l’obbligo per tutte le persone che svolgono come unica attività quella tra le pareti domestiche in modo non retribuito e volontario. I soggetti che si prendono cura della casa, svolgono le mansioni di accudimento dei famigliari e di pulizia e manutenzione ordinaria, e non hanno attività professionali in essere al di fuori del contesto famigliare.

Sono tenuti al pagamento dell’assicurazione tutti i soggetti sia di sesso femminile che di sesso maschile con età compresa tra i 18 e i 65 anni che prestano come unica attività quella in casa. Rientrano tra gli obbligati anche gli studenti, compresi quelli fuori sede, e i giovani in cerca di prima occupazione. A doversi tutelare in questo senso secondo la normativa vigente anche i lavoratori cassaintegrati e gli stranieri inoccupati con permesso di soggiorno.

Devono provvedere al pagamento della polizza obbligatoria casalinghe anche i lavoratori stagionali, quelli a chiamata e a tempo determinato per coprire i periodi di inattività lavorativa.

Non sono tenuti invece al pagamento della polizza obbligatoria contro gli infortuni domestici i titolari di una pensione con più di 65 anni e i minorenni. Sono esenti anche i lavoratori socialmente utili, chi è titolare di borsa di studio, chi sta svolgendo corsi di formazione o tirocini, i lavoratori part-time e i religiosi.

La polizza prevista dalla legge in corso in Italia ha un costo annuo di 12,91 € che deve essere evaso entro e non oltre il 31 gennaio 2018. La somma può essere corrisposta sia presso l’ufficio postale tramite bollettino che presso lo sportello telematico dell’INAIL o con un bonifico online.

I soggetti a basso reddito possono presentare un’autocertificazione che attesti un reddito pari a 4.648 € o con un reddito del nucleo famigliare inferiore ai 9.296,22€.

La copertura della polizza obbligatoria per le casalinghe provvede ad un indennizzo in caso di invalidità permanente minima del 33% o decesso in seguito a eventi fortuiti avvenuti tra la pareti domestiche o nelle immediate pertinenze quali scale, androni, terrazzi o giardini per esempio.

Per offrire la massima serenità alle casalinghe e il giusto supporto anche per eventualità meno gravi e più comuni ci pensano le assicurazioni private che integrano la polizza obbligatoria con rimborsi e tutele aggiuntive. Vengono infatti prese in considerazione dalle assicurazioni private anche le inabilità temporanee e le eventuali cure, offrendo supporto economico nell’immediato per garantire ai famigliari la gestione idonea alla famiglia ad esempio con rimborsi per l’assunzione di infermieri, baby sitter o collaboratori domestici fino alla completa stabilizzazione della situazione. Il consiglio è di rivolgersi ad un consulente assicurativo o un broker online per la formulazione di un preventivo, come ad esempio: mioassicuratore.it.

Va considerato inoltre che l’ambiente domestico può essere rischioso anche per gli altri membri della famiglia, ovvero quelli che svolgono lavoro dipendente o autonomo, ma possono incorrere in sinistri tra le pareti domestiche. I lavoratori sono tutelati durante l’orario di attività lavorativa dalla polizza INAIL così come in itinere, ma non lo sono per il tempo libero che può rivelarsi altrettanto rischioso che per le casalinghe. Lo svolgimento di attività di manutenzione, di giardinaggio o semplici mansioni domestiche possono avere gravi conseguenze anche sulla vita professionale impedendo al soggetto di prestare la propria attività a causa di inabilità o invalidità sia temporanee che permanenti che possono mettere a rischio il posto di lavoro.