GLI EMIGRANTI… DEL PALLONE

Privi di una squadra di calcio per le note vicende della scorsa estate, i tifosi e gli appassionati saccensi hanno visto emigrare verso l’hinterland un paio di decine di calciatori che avrebbero potuto indossare la maglia dello Sciacca. Ed almeno altrettanti sono i giovani calciatori che, invece, hanno preferito saltare un campionato e sospendere la propria attività agonistica.

I riflessi negativi della mancanza di una squadra di calcio in una città, qualunque sia la categoria di partecipazione, coinvolgono tifosi e praticanti. Mai come quest’anno i tanti calciatori locali, tra cui molti giovanissimi usciti dai settori giovanili delle varie scuole calcio, sono stati costretti ad emigrare altrove.

Alcuni sono a Ribera, in Promozione, altri a Menfi e Sambuca, in Seconda categoria, qualcuno nel trapanese. La squadra che negli ultimi due campionati, prima della mancata iscrizione, aveva preso parte al torneo di Prima categoria, era formata in gran parte da giocatori locali. Il sogno di portare lo Sciacca in Promozione con calciatori in gran parte saccensi, è purtroppo naufragato di fronte ad una serie innumerevoli di problemi di carattere finanziario e anche di impianti.

Come non ricordare la polemica tra lo Sciacca srls e il Comune: i primi rinunciarono all’iscrizione perché a loro dire non c’era la garanzia di avere la disponibilità degli spalti dello stadio, i secondi hanno invece sostenuto che il sodalizio sportivo non avrebbe fornito adeguate garanzie.

Oggi sono a Ribera, con la maglia dell’Atletico, Libassi, Santangelo, Scoma e Allegro. Sono andati a Menfi, in Seconda categoria, Funaro, Roberto e Sclafani. Folta anche la rappresentanza saccense a Sambuca di Sicilia, dove allenatore è un altro saccense, Ettore Milanese. E sono più lontani calciatori di ottimo livello che hanno anche disputato la serie D, come Girolamo Ciancimino e Pasquale Galluzzo. Fatti e considerazioni amare per la tifoseria locale, mai come quest’anno lontana dal mondo del calcio cittadino.