CGIL: “SEGUITIAMO CON LE BATTAGLIE SUL LAVORO IN MEMORIA DI ACCURSIO MIRAGLIA”

il sindsacalista Accursio Miraglia

Domani, a Sciacca,  alle 11 al Cimitero ed alle 12 in Piazzetta Lazzarini, come tutti gli anni, la CGIL ricorderà Accursio Miraglia, il senso della sua battaglia e di quelle lotte per l’occupazione delle terre, per chiedere l’applicazione della Legge. Per la CGIL è “importante conservare questa memoria, pagine esaltanti della storia della Sicilia che non sono spesso conosciute”.

In quegli anni, dal 1944 al 1960 tanti sindacalisti comunisti e socialisti caddero sotto il piombo della mafia degli agrari ed i loro delitti sono rimasti ancora impuniti. Tanti nella nostra provincia: a Cattolica Eraclea, a Favara, a Joppolo, a Lucca Sicula, a Burgio. A Canicattì, oltre alla strage dimenticata del 21.12.1947, il Segretario della CGIL scampò ad un omicidio.

La CGIL sta lavorando, insieme a “Libera” e ad altre Associazioni del Territorio, ad un lavoro di recupero di questa memoria ma anche ad agganciare questa battaglia “per il pane e la dignità” di allora, alla necessaria lotta per il lavoro, il pane e la dignità nel lavoro di oggi.

“Abbiamo bisogno di animare una nuova “occupazione delle terre”, di far ripartire un vasto movimento che si batta contro la mafia e  per il lavoro, che non si rassegni, che non decida che, alla fine, la cosa migliore è abbandonare questa terra “, scrive la CGIL.

Il sindacato, mesi fa, ha presentato un “focus” sulla situazione socioeconomica della Provincia, insieme a CERDFOS e ISTAT.  “La nostra situazione non è come quella del 1947, ma certo non abbiamo fatto grandi passi in avanti se abbiamo ancora una partecipazione al “mercato del lavoro”  che oscilla mediamente intorno al 51%, con circa 14 punti in meno rispetto al dato nazionale, e con una significativa differenza tra uomini e donne con circa 40 punti percentuali di differenza. Il tasso di occupazione sempre nel periodo tra 2008-2016 decresce da 42,4% a 39,1% mentre il tasso di disoccupazione aumenta da 16,7% a 24,3%. Il settore di attività in cui riscontriamo più occupati è il settore dei servizi con una percentuale che oscilla tra il 47-48% degli occupati totali tra gli anni 2008 e 2016 con poco più di 84 mila posti di lavoro”, evidenzia la CGILche continua chiosando come nel periodo 2008-2016 “la provincia agrigentina perde 2.355 unità lavorative nel settore agricolo e una perdita sostanziale nel settore industriale con -7.280 posti”.

L’unico comparto ad andare in controtendenza è il commercio, alberghi e ristorazione con un aumento di poco oltre 6 mila unità. Analizzando più nel dettaglio il dato dell’industria emerge una sostanziale tenuta del manifatturiero, che nel periodo 2008-2016, aumenta di 741 unità, mentre un crollo si evidenzia nel comparto delle costruzioni che perdono oltre 8000 posti di lavoro passando da 15.321 unità a 7.300 unità (+del 52% di perdita rispetto al 2008).

“E dietro i freddi numeri, vi sono le storie che ci raccontano del sottosalario, del “lavoro nero” e di quello “grigio”, insomma davvero abbiamo bisogno di una nuova stagione di lotta “per il lavoro e per i diritti nel lavoro”, di continuare,  con maggiore incisività e forza, la battaglia di Accursio Miraglia”, conclude la CGIL.