MORTE ANTONINO SANTANGELO, CI SONO DUE INDAGATI

La Procura di Palermo, sulla morte del 29enne saccense Antonino Santangelo,  indaga per l’ipotesi di reato di omicidio colposo in concorso e omissione di soccorso. Il giovane saccense perse la vita il 13 settembre scorso durante un volo col parapendio. La Procura della Repubblica, segue le indagini il sostituto procuratore Silvia Benedetti, ha disposto gli accertamenti tecnici non ripetibili (TAC e autopsia) sulla salma del giovane saccense. L’ipotesi di reato è quella di omicidio colposo in concorso e omissione di soccorso.

Un atto che mira “a fare chiarezza sulla dinamica dell’incidente e sulle cause della morte”. Sono due le persone sottoposte a indagini e che risiedono nel palermitano. Ovviamente, i due sono assistiti dai rispettivi legali.

La Procura della Repubblica di Palermo ha affidato gli accertamenti tecnici alla dottoressa Lilya Gutsul (medico legale) e al professor Emiliano Marresi (anatomopatologo). La famiglia Santangelo ha nominato come periti di parte il professore Livio Milone dell’Istituto di Medicina Legale dell’Università di Palermo e il dottore Giuseppe Segreto, medico Legale.

L’inchiesta nasce da un articolo pubblicato sulle pagine palermitane del Giornale di Sicilia l’indomani del tragico incidente. Un articolo che descriveva il volo di Santangelo come “singolo”. Una versione narrata ai carabinieri di Borgetto. Cosa che non convinse i familiari di Santangelo che, tra l’altro, si sono avvalsi del supporto dei carabinieri di Sciacca. Da qui il rilancio ai colleghi di Borgetto di approfondire le indagini. Cosa che venne effettuata e che avrebbero fatto emergere dinamiche diverse rispetto alle prime dichiarazioni subito dopo l’incidente fatale per il giovane Santangelo.

La richiesta della Procura di Palermo verte a fare chiarezza, in ogni aspetto della vicenda, su tutte le dinamiche che provocarono l’incidente. Chiarire, appunto, la cause della morte e se la scuola di parapendio abbia messo in pratica tutte le procedure di sicurezza richieste durante il volo degli allievi.

L’incidente avvenne lo scorso 13 settembre sulle montagne di Partinico dopo essersi lanciato per praticare il parapendio. Il corpo venne rinvenuto sulla montagna della Fiera. Santangelo, che stava seguendo il corso, era in compagnia di altri praticanti di tale sport. Dopo il lancio, Santangelo si sarebbe diretto verso il lago Poma. Qualcosa, però, è accaduto e il giovane saccense si è schiantato sulle cime presso le Cave di Mirto.

 

Filippo Cardinale


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