LOTTI ASI IN VENDITA: LA PAURA FA “60”
I lotti di terreni del piano ASI in contrada Santa Maria saranno in vendita a 60 euro al metro quadro. Lo ha deciso ieri sera il Consiglio comunale approvando la proposta di delibera della maggioranza e rigettando quella del centrodestra presentata da Calogero Filippo Bono che prevedeva un prezzo di 45 euro.
Perché nel nostro titolo tarliamo di paura? Ve lo spieghiamo. La proposta del centrodestra è stata apprezzata anche dalla maggioranza, però ci sono i pareri dell’Ufficio di ragioneria, dell’Ufficio patrimonio e dei Revisori dei Conti, che sono di parere negativo. La paura risiede nel fatto che la Corte dei Conti potrebbe, un indomani, individuare un danno erariale.
Nella sostanza, il prezzo di 45 euro dovrebbe essere quello più “appetibile” per gli artigiani che vorrebbero acquistare un lotto di terreno urbanizzato in contrada Santa Maria, considerato la stasi del mercato immobiliare che da anni domina a Sciacca, ma anche le difficoltà che vivono gli operatori artigianali e commerciali. Tra l’altro, la zona di Santa Maria, destinata alle edificazioni per attività, non è, alla fine, così “strategica”. Distante dalle principali arterie di comunicazione.
Alla fine, è stata approvata la proposta della maggioranza che prevede il prezzo di 60 euro al metro quadrato, ma la convinzione è che il bando andrà deserto. Bisognerà attendere, poi, ancora un altro anno, per indurre il Consiglio comunale ad effettuare quella scelta “politica che contiene una motivazione adeguata”.
Ma ciò che pure è assurdo è il regolamento. Per partecipare al bando per l’acquisto dei lotti, un artigiano deve dimostrare di avere un fatturato minimo di 200 mila euro all’anno e avere alle dipendenze almeno tre lavoratori. Paletti, insomma, che rendono improbabile l’interesse all’acquisto delle aree, seppure già urbanizzate.
Hanno votato a favore della proposta gli undici consiglieri della maggioranza più i due grillini, sostenendo “prima proviamoci,poi vediamo”. Si sono astenuti i quattro consiglieri del centrodestra più il consigliere di Mizzica.
Per la cronaca, nel corso del dibattito, durato più del previsto, è stato ricordato che anche la CNA di Sciacca ha considerato il prezzo di 60 mq esosi, rispetto anche ad un crisi che avvolge la città da anni.
I costi per l’acquisto e l’urbanizzazione dell’area Santa Maria ha avuto costo di 4 milioni di euro, di cui 3 a carico della Regione e 1 del Comune. Complessivamente l’area è di 18.700 mq. divisa in lotti. Il prezzo di 60 euro nasce, in buona sostanza, dalla divisione del costo sostenuto dal Comune per i metri quadrati. Il parere negativo degli Uffici sopra citati nasce dalla necessità di mettere il Comune nelle condizioni di recuperare i costi. Ma la realtà immobiliare, sociale e ed economica è cosa diversa dalla semplice divisione. Ecco perché abbiamo, nel titolo, scritto di paura. Insomma, pur sapendo che difficilmente ci saranno acquirente, si è preferito lasciare alto il prezzo, ma anche che il Comune, almeno nel primo bando, non incassi un centesimo.
Filippo Cardinale