RANDAGISMO, COME SI INFRANGONO LE REGOLE. PERICOLOSO SALIRE A SAN CALOGERO

Un nostro lettore che abita a San Calogero ci aggiorna sulle condizioni, relative al randagismo, in cui versa la contrada di San Calogero. “Niente è stato risolto, il problema è peggiorato; si è preferito come nelle migliori tradizioni nascondere la polvere sotto il tappeto, facendo credere che è tutto pulito, mentre nei punti a più alta densità di randagi il problema è peggiorato”, scrive il lettore alla nostra redazione.

Ci fa sapere che ci sono nuove cucciolate che cresceranno e si moltiplicheranno, “e visto che nessuno si prende la briga di farli sterilizzare, almeno 3 o 4 cani prossimamente metteranno al mondo altri cuccioli che andranno a rimpinguare la già nutrita colonia di cani presenti a San Calogero”.

Il lettore da tempo ha segnalato e segnala agli organi preposti “che ormai salire con uno scooter a San Calogero significa sfidare la sorte”. Ha segnalato la presenza di un pitbull “stanziale all’ultima curva prima di arrivare alla pineta”, ma anche che da tempo “dallo spartitraffico in prossimità di via Tacci a salire e ridiscendere dalla pineta ormai si contano decine e decine di cani”.

Evidenzia, come nella foto, che tantissimi randagi “sono radunati in presenza della persona che gli da da mangiare, diventano aggressivi al punto di rincorrere e cercare di mordere chiunque”.

Filippo Cardinale