CRISI IDRICA, LE URLA DELL’ASSESSORE SETTECASI
Il lunedì mattina è stato terribile al Comune. Dopo il weekend, e quindi con gli uffici chiusi, a Palazzo di Città sono arrivate numerosissime segnalazioni di cittadini inviperiti per la mancanza d’acqua. Turni che saltano, interi quartieri, come Isabella, all’asciutto da cinque giorni. Poi, nei vari quartieri, la mancanza della distribuzione dell’acqua è avvenuta “a zona”. Parte del centro storico, parte della Perriera, in contrada Ferraro.
Stamattina, l’assessore Gioacchino Settecasi, era infuriato. Le sue ire si sono sentite in tutto il secondo piano. Era nel corridoio al telefono.Ma non era una “telefonata”, ma un continuo urlare con l’interlocutore Girgenti Acque. “C’è una città in ginocchio”, urlava, “rischiamo il linciaggio. Non è possibile la situazione che si è creata, non è possibile lasciare senza acqua gran parte della città”.
C’è qualcosa che, ormai, sfugge al controllo. La Girgenti Acque sta lavorando per raggiungere l’obiettivo di erogare l’acqua ogni giorno in fasce orarie. Ma la città sta verificando una serie di stop alla normale turnazione. La gente è disorientata ed è difficile che creda ai buoni propositi della società idrica. Ovviamente, tale situazione si riverbera sul sindaco e sull’assessore.
In mattinata è stato convocato il management della Girgenti Acque a Palazzo di Città. Nel frattempo, il sindaco sembra più determinato a mettere in campo azioni più drastiche. Il contatto con la Procura della Repubblica sembrerebbe più continuo e appare più evidente “l’interruzione di un servizio essenziale”.
Nonostante la Girgenti Acque, almeno secondo quanto riferisce la società, abbia messo in campo supporti quali le autobotti, la situazione in città è assai tesa. Mai si era verificato un’emergenza continua come quella che si sta vivendo. Eppure, la città ha propri pozzi che non soffrono di crisi. Una richiesta di verifica dei serbatoi comunali è stata inoltrata, dal Comune, alla Girgenti Acque lo scorso 14 novembre, ma ancora oggi non è arrivato l’invito all’Amministrazione comunale per un sopralluogo di verifica.
Filippo Cardinale