CASO AMBROGIO, MALESSERE DIFFUSO ?

Il malessere di Giuseppe Ambrogio è il malessere evidente della maggioranza politica che sostiene il sindaco Francesca Valenti.

Lo ha detto l’ex vice sindaco Silvio Caracappa, oggi all’Udc dopo la lunga militanza in Forza Italia. E pare che di malesseri interni alla maggioranza ce ne siano altri. Secondo indiscrezioni che circolano nei corridoi del palazzo comunale, altri consiglieri comunali non condividono la linea che stanno adottando il sindaco e la sua giunta. Non sono dunque escluse altre prese di distanza.

Per il primo cittadino si annuncia una fase politica calda, forse la prima vera emergenza di carattere politico dopo quelle “tecniche” riguardanti in particolare la crisi idrica, affrontate comunque con particolare determinazione in virtù della scelta di riferire i problemi in Procura e del risultato inedito di un gestore pronto a rivedere la gestione del servizio idrico in città.

Ci si chiede adesso se Francesca Valenti sarà nelle condizioni di usare anche nella gestione politica della sua coalizione la stessa “forza” decisionale con cui ha affrontato Girgenti Acque. La promessa fatta a Giuseppe Ambrogio è una questione molto importante, tutti sapevano che il bubbone prima o poi sarebbe venuto fuori. Forse, la promessa di un posto in giunta parte da lontano, da fonti diverse da quelle del sindaco, che dal canto suo in prima persona aveva imposto la figura di Annalisa Alongi e liquidato, pare, con un “poi vedremo” la seconda poltrona in giunta per i cusumaniani, ai quali era già stato data la poltrona di vice sindaco senza non pochi problemi.

Ne sapremo di più prima della fine dell’anno. Ambrogio avrebbe dato ancora qualche settimana di tempo alla sua maggioranza, poi potrebbe traghettare nei gruppi di minoranza. Ma appare in ogni caso più cauto rispetto al passato, più riflessivo e meno impulsivo. Le sue aspettative sono legittime: quasi 400 voti, la promessa di un posto in giunta, l’esperienza di 10 anni in consiglio comunale e altri cinque in itinere. E’ giusto che pretenda qualcosa in  più. Forse la gestione di questa vicenda non è di quelle da inserire nei libri della buona politica. Dare a luglio un assessorato ad Annalisa Alongi e poi toglierglielo a settembre era ipotesi poco credibile. Vedremo…

Giuseppe Recca