OSPEDALE DI SCIACCA, PRIMARIO NOMINATO RINUNCIA AD INCARICO
Il cardiologo Ennio Ciotta, dirigente medico di Cardiologia, che da anni lavora presso l’ospedale di Licata, non prende servizio nel reparto di Cardiologia e Utic dell’ospedale di Sciacca, nonostante l’Asp di Agrigento abbia deliberato la sua presa di servizio al Giovanni Paolo II col ruolo di responsabile. Un ruolo che da anni ricopre il cardiologo saccense Rino Dulcimascolo, che vanta un curriculum importante e 33 anni di servizio nella struttura ospedaliera saccense.
Della scelta del dottore Ennio Ciotta abbiamo saputo grazie ad un comunicato del neo deputato regionale Carmelo Pullara. Il parlamentare eletto lo scorso 5 novembre “ringrazia il dottore Ciotta per la scelta di differire la presa di servizio a Sciacca in qualità di direttore facente funzione”.
Per Pullara, “la sua decisione, abbinata alla sensibilità dei vertici aziendali dell’ASP di Agrigento, ha scongiurato la scopertura del posto presso la cardiologia dell’ospedale di Licata che ne avrebbe causato certamente la chiusura. Rinnovo pertanto la stima verso il professionista che ha mostrato grande attaccamento verso la nostra città in questo difficile momento di transizione. La comunità licatese e l’hinterland potrà dunque continuare ad usufruire dell’efficiente reparto di cardiologia. Sicuramente, anche le altre unità operative meritano attenzione. Come non pensare al reparto di chirurgia generale per esempio, di vitale importanza per l’utenza, o al punto nascite di fatto ancora incompleto ed inutilizzabile anche perché privo delle risorse umane che potrebbero renderlo operativo”.
Il neo deputato scrive che continuerà ad impegnarsi “a ricordare, nei luoghi preposti alla governance sanitaria provinciale, la necessità di accelerare i tempi per potenziare la dotazione organica e la copertura dei posti vacanti. Chiederò la medesima attenzione per i presidi ospedalieri di Agrigento, Sciacca, Ribera, Canicattì. Da uomo di Sanità so quanto sia importante creare una rete di presidi efficienti basati sulla specializzazione dei reparti, piuttosto che alimentari strutture enormi e poco efficienti”.
Mentre a Licata la sanità riceve l’attenzione dell’Asp di Agrigento e del deputato Pullara, a Sciacca l’ospedale continua il suo percorso di emergenza. Non resta che scrivere una lettera a Babbo Natale supplicandolo di inserire nel sacco dei doni per l’ospedale saccense tutte le promesse trasformate in fatti concreti annunciate anche dal neo commissario straordinario Venuti.
Il nostro giornale, giorni fa, ha dedicato un approfondito articolo sulla delibera di incarico al dottor Ciotta. Una delibera nella quale alcuni passaggi nel scelta adoperata dall’Asp di Agrigento risultavano poco logici.
Filippo Cardinale