TRADITO DA UN SELFIE UNO SCAFISTA TUNISINO SBARCATO A TORRE SALSA CON 9 MIGRANTI

L’irresistibile voglia di un selfie incastra un tunisino accusato di essere lo scafista di uno sbarco avvenuto a Torre Salsa. Uno sbarco avvenuto con un gommone di appena  cinque metri, davanti agli occhi di alcuni giornalisti.

Nove immigrati clandestini erano giunti a bordo di una piccola imbarcazione ed avevano tentato di far perdere le proprie tracce. L’immediato intervento dei carabinieri del Comando provinciale di Agrigento ha portato all’immediata identificazione di tre di essi mentre tentavano di nascondersi tra la fitta vegetazione. Dopo alcune ore di ricerche, i carabinieri della locale stazione di Siculiana, coadiuvati dai colleghi finanzieri, ne hanno rintracciati altri tre.

I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile del capoluogo, giunti di rinforzo, hanno subito approfondito le indagini, partendo da un navigatore satellitare trovato nelle mani di uno dei migranti. In più, dal suo cellulare è saltato fuori un video e delle foto che lo ritraevano mentre pilotava il piccolo gommone. Le  dichiarazioni degli altri compagni di viaggio, poi, non hanno fatto altro che riscontrare le responsabilità dello scafista, facendo emergere anche quelle di un altro dei trasportati, quale complice del primo.

Il natante utilizzato è stato sequestrato. Per il 27enne tunisino sono così scattate le manette in esecuzione di un fermo di indiziato di delitto per “favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”. Accusa questa, per la quale è stato denunciato in stato di libertà anche un secondo connazionale, mentre i rimanenti quattro sono stati deferiti alla procura della repubblica di Agrigento per ingresso illegale nel territorio dello stato.


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