BENVENUTO “ROSATELLUM”. TRA LE POLEMICHE
Dalla Camera arriva il via libera alla legge elettorale ribattezzata “Rosatellum bis” con 375 sì e 215 voti contrari. Dopo tre votazioni di fiducia, il testo viene approvato con voto segreto superando la barriera dei franchi tiratori. Lo attende il vaglio del Senato, con una possibile nuova fiducia. Il tour de force alla Camera lascia il segno con un carico di polemiche in cui a tenere banco sono state le proteste in piazza del Movimento Cinque Stelle e della sinistra.
Con lo strascico della norma definita ‘salva- Verdini’ che consente a chi è residente in Italia di potersi candidare anche nelle circoscrizioni estere. Contrariamente a quanto accaduto finora, ci si potrà candidare a uno dei 18 seggi eletti dagli italiani all’estero (12 alla Camera, 6 in Senato) pur abitando in Italia. Secondo molti attenti ossrevatori si tradisce, in sostanza, la ratio della modifica costituzionale del 2001 che introdusse il voto dei circa 4 milioni di cittadini residenti fuori dai confini.
Il Rosatellum introdurrà in Italia un sistema elettorale misto tra proporzionale e maggioritario. Alla Camera ci saranno 232 collegi uninominali, in cui ogni partito o coalizione presenterà un solo candidato. Verrà eletto il candidato che prenderà nel collegio almeno un voto in più degli altri. Gli altri 386 seggi saranno assegnati con metodo proporzionale: ogni partito o coalizione presenterà una lista di candidati, si conteranno i voti ricevuti da ogni lista e ogni partito o coalizione eleggerà un numero di parlamentari proporzionale ai voti ottenuti. Altri 12 seggi saranno assegnati nelle circoscrizioni estere.